“ Non ci siamo inventati nulla” spiega l’assessore Di Lorenzo, “ ma gli avvisi messi sull’arenile, per evitare possibili ripercussioni per i proprietari di natanti, sono il frutto di due elementi normativi. L’ordinanza della Capitaneria di porto e l’attuale piano spiaggia, varato nel 2006, e dunque dalla passata amministrazione, che ha individuato le aree per l’ormeggio di tali imbarcazioni. Le altre imbarcazioni possono restare nelle concessioni solo se autorizzate e il provvedimento ha riguardato solo le spiagge libere”. Al di là delle precisazioni, fornite carte alla mano, nella circostanza sia il sindaco Monti che il capogruppo Di Giovanni hanno ribadito la necessità di apportare delle modifiche allo strumento urbanistico, non solo per le zone barche, visto che nella zona centrale non sono previste. “ Appena saranno definite le novità del piano demaniale regionale” è la posizione dell’esecutivo, “ ci muoveremo per affidare l’incarico e disegnare una rivisitazione sia del piano che degli aspetti normativi”.