“Mi risulta – ha speigato Ruffini – che c’è un contratto con la Regione che è stato sottoscritto nel 2010, quindi chiedo di sapere in che maniera gli importi relativi all’aumento delle rette, approvati con una delibera di giunta regionale del 2002, possono essere autorizzati e se è possibile farlo con un contratto sottoscritto”.
Tra le altre questioni poste nell’interpellanza è stato chiesto di conoscere se vengono rispettati dalla struttura gli standard minimi per il numero di dipendenti, per le professionalità e per le ore di assistenza. Ruffini vuole conoscere se la Regione sia intenzionata a disporre con urgenza azioni ispettive, di verifica e di controllo, per accertare il livello essenziale e necessario di prestazioni sanitarie ed assistenziali. Non si possono dimnuire i servizi, secondo il consigliere del Pd, e far pagare i lavoratori (con la diminuzione delle ore di lavoro) e gli anziani con l’aumento della retta. La casa di riposo Cristal-Cris “si trasformerà in una RSA-RA solo per pensionati d’oro – ha concluso Ruffini – dove gli anziani meno abbienti avranno difficoltà di accesso alla struttura residenziale. Va ricordato che la nuova proprietà non ha garantito il mantenimento del personale esistente presente nella struttura da anni, personale qualificato che sopratutto era garanzia della corretta assistenza agli anziani nella RSA”.