Morro D’oro. Immediata revoca dell’incarico di assessore alla pubblica istruzione Simone Fasciocco (nela foto). Lo hanno chiesto formalmente oggi i gruppi consiliari di opposizione al Comune di Morro D’Oro Pregressisti e Lista civica Autonoma. Hanno inviato il documento al primo cittadino sottolineando la “palese incapacità”, si legge nella nota, “ed inefficienza amministrativa, al fine di evitare danni maggiori alla popolazione scolastica e all’intera collettività morrese”. Secondo le forze politiche di opposizione, l’assessore Fasciocco avrebbe gestito male la vicenda legata alla costituzione di pluriclassi nel plesso scolastico di Morro D’Oro. Alcune famiglie avevano espresso dissenso alla costituzione di pluriclassi, ma nessuno aveva spiegato loro, secondo quanto fa sapere la minoranza, che tale dissenso avrebbe rappresentato il preludio alla chiusura della scuola. Quindi alle stesse famiglie nei giorni scorsi sarebbe stato consegnato un modulo per revocare il dissenso. “La richiesta in questione”, sostengono le minoranze in una nota, “oltre ad essere inconsueta, inopportuna e priva di ogni logica giustificazione, risulta essere imprecisa e pretestuosa, dato che prima del Consiglio Comunale del 27 luglio scorso non era stato mai chiarito ai genitori che l’alternativa alle pluriclassi sarebbe stata la chiusura definitiva della scuola “Cicconi”. Con tale dichiarazione (per quanto insignificante possa essere) l’assessore chiede cinicamente alle famiglie di subire passivamente le conseguenze dei dissennati provvedimenti da lui emessi da luglio 2009 in poi, che hanno ancor più aggravato i già devastanti effetti della riforma Gelmini. Il senso della dichiarazione evidenzia una posizione dell’assessore di “controparte” rispetto agli interessi del territorio e della popolazione, contraddicendo platealmente quella che invece dovrebbe essere la sua figura rappresentativa delle esigenze dei cittadini”. Secondo le opposizioni Fasciocco riverserebbe sui cittadini le proprie responsabilità decisionali, “dimostrandosi in tal modo incapace di ricoprire l’incarico derivante dalla delega alla Pubblica Istruzione conferitagli dal Sindaco. Ed è per questo che ne chiediamo l’immediata revoca”.
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