Una commissione di garanzia e controllo lunga, presieduta da Maurizio Verna, che ha messo in evidenza il forte attrito che serpeggia tra la Teramo Ambiente e il Comune di Teramo. L’incontro di questo pomeriggio, cui ha preso parte il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, l’amministratore delegato della Team, Luca Ranalli e diversi esponenti della maggioranza e dell’opposizione che hanno chiesto chiarimenti su diverse questioni spinose, è durato oltre tre ore durante le quali non sono mancate scintille tra le parti.
Primo nodo il debito che l’amministrazione comunale ha nei confronti della partecipata che ammonta a un milione e mezzo di euro. Il Comune contesta 300mila euro ma, al di là di questioni puramente tecniche, c’è anche la consapevolezza che con queste cifre il bilancio rischia di saltare. Dal canto suo la Team evidenzia un problema di liquidità e, senza i soldi dell’amministrazione teramana, si ritrova ogni mese ad avere difficoltà con i fornitori e gli stipendi da pagare.
C’è poi la questione esternalizzazioni che, come ha confermato Ranalli, potrebbero riguardare le buste paga e la gestione del numero verde, considerate necessarie per risparmiare e conservare i posti di lavoro. Altra nota dolente è la mobilità dei lavoratori, in scadenza nei prossimi mesi, con il rischio concreto di lasciare senza lavoro quanti stanno usufruendo di questo ammortizzatore.
E sulle promozioni, tanto contestate dai sindacati, Ranalli ha assicurato che sono legittime, visto che è oramai una prassi consolidata fare le conciliazioni mentre, per quanto riguarda le consulenze, l’amministratore delegato ha ribadito che, grazie al lavoro svolto soprattutto nel settore legale con la risoluzione di numerose problemi giuridici, l’azienda è riuscita a risparmiare rispetto a delle possibili cause in tribunale.
“Abbiamo avuto come l’impressione che tra la Team e il Comune fossimo all’anno zero” ha commentato il capogruppo del Pd, Gianguido D’Alberto, “con problematiche arrivate al punto limite proprio perché siamo in prossimità della gara e non possiamo permetterci più gestioni allegre come in passato. Il sindaco ha molte responsabilità e non può assurgere a salvatore della patria. Sue, infatti, sono le deleghe ai rapporti con la Team e ha peccato soprattutto nel mancato controllo che nel corso degli anni ci ha portati a questa situazione disastrosa”.