“Mettete fine all’agonia di questa maggioranza che sta diventando agonia di tutta la città”. Il capogruppo teramano del Pd, Gianguido D’Alberto non usa giri di parole per condannare la situazione alla quale è arrivata la città di Teramo, invitando i consiglieri della maggioranza, che più volte negli ultimi periodi hanno attaccato l’operato del primo cittadino e della sua giunta, a mostrare coerenza, staccando la spina.
Per i rappresentanti del Pd e di Teramo Cambia, infatti, le vicende politiche di questi giorni, a partire dal finto rimpasto, non hanno fatto altro che rompere definitivamente quell’equilibrio precario sul quale la maggioranza si manteneva, con la conseguenza di prendere in giro non solo i consiglieri che attendevano delle risposte dal sindaco, ma tutta la città.
“Quello che ci chiediamo”, continua D’Alberto, ricordando come i temi spinosi che oggi anche una parte della maggioranza sta sollevando erano gli stessi sui quali l’opposizione aveva più volte invano richiamato l’attenzione, “è cosa sia stato fatto finora. Perché la sensazione è quella che si voglia scaricare su Brucchi tutta la responsabilità per riacquistare una verginità politica, mentre invece stiamo assistendo al fallimento di tutto il centrodestra”.
Bollette milionarie, commercio e Team sono i temi caldi sui quali il Pd punta il dito. Oltre a considerare disastrosa la gestione dell’energia elettrica che è arrivata a superare i 3 milioni di euro, con il contratto con il nuovo gestore non ancora stipulato e il pagamento di un energy manager “che non ha portato ad alcun beneficio effettivo”, tanto che verrà presentato un esposto alla Corte dei Conti per fare chiarezza a riguardo, è il commercio l’altra grande disfatta della giunta Brucchi.
“I lavori di corso San Giorgio che stanno mettendo in ginocchio le attività commerciali del centro” spiega D’Alberto, “è solo la punta di un iceberg a cui come unica risposta è stata data un contentino con la riduzione della Tari, una montagna che ha partorito un topolino”. Per il Pd, infatti, è necessario fare un regolamento generale, valido su tutto il territorio, che preveda l’abbattimento di tutte le tasse comunali in caso di lavori pubblici, evitando in questo modo che si debba intervenire di volta in volta per mettere delle pezze.
“Ed è strano che finora non sia stata detta una parola a riguardo dall’assessore al commercio”, continua D’Alberto, chiedendo anche che venga riferito in consiglio la revisione del cronoprogramma dei lavori sul corso.
Infine questione Team, con i 300mila euro di crediti vantati dalla società e i malumori che serpeggiano dopo la visita degli ispettori del lavoro negli uffici di via Delfico. “Se ci ritroviamo in questa situazione”, conclude D’Alberto, “è anche per colpa di un’amministrazione che negli ultimi dieci anni ha attuato una politica scellerata, non essendo stata in grado di affrontare delle questioni vitali con la sua partecipata più importante”.