Tortoreto. “ Non abbiamo licenziato nessuno, ma semplicemente dato esecuzione ad una sentenza del Consiglio di Stato nel rispetto della legalità”. Una puntualizzazione, necessaria per arginare le polemiche nate negli ultimi giorni, e poi una serie di riflessioni politiche ed amministrative corredate da dati, documenti ufficiali e sentenze.
E’ questa la linea scelta dal sindaco Gino Monti per chiarire i termini del divorzio, non indolore, dal comandante della polizia urbana di Tortoreto, Massimiliano Zippi. Le argomentazioni sono state sviscerate in una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte anche Antonio Di Giovanni (capogruppo di maggioranza) e due funzionari dell’ente (il direttore generale Maria Grazia Scarpone e Pasqualino Saccuti). “ La perdita del posto di lavoro di Zippi”, ha chiosato Monti è un problema che hanno creato passate amministrazioni. Noi abbiamo dato esecuzione ad una sentenza del giudice, seguendo un percorso molto circostanziato e affidandoci ad una consulenza legale per tutelare l’interesse di tutti”. Nell’occasione, amministratori e funzionari presenti hanno ripercorso tutta la vicenda Zippi, dalla prima sentenza del Tar (luglio 2006), alla delibera della giunta Di Matteo (agosto 2006) con la quale l’ente, già all’epoca, si apprestava a dare esecuzione al pronunciamento della giustizia amministrativa e per finire agli ultimi accadimenti: sentenza del Consiglio di Stato (aprile 2010), nomina di un legale e parere dello stesso professionista e avvio del procedimento per l’assunzione di Sabrina Polletta e contestuale risoluzione del rapporto di lavoro con Zippi. “ Nei termini fissati” dice ancora il sindaco, “ la Polletta ha accettato l’incarico (entro la prima decade di agosto potrebbe prendere servizio, ndr), mentre Zippi non ha fatto nessuna controdeduzione. Ci accusano di essere stati arroganti, ma non potevamo permetterci due comandanti della polizia urbana nemmeno per un solo minuto. La sentenza del Consiglio di Stato era nota da fine aprile e dunque ogni atto amministrativo è stato pianificato con estrema cautela”. Se, sul piano politico-amministrativo la vicenda Zippi è oramai alle spalle (anche se poi degli strascichi giudiziaria potranno anche esserci, se l’ex comandante deciderà di ricorrere alla magistratura per il licenziamento), alcune riflessioni su quella che sarebbe potuta essere la sorte dell’ex funzionario sono state fatte. “ In questi mesi” ha aggiunto Antonio Di Giovanni, “ dalla controparte nessuno ha fatto nulla, dai sindacati non è arrivata una proposta e nessuno si è interfacciato con noi per risolvere la questione”. Relativamente ad una collocazione alternativa, Monti, non chiude le porta in faccia a Zippi (“ se c’è una possibilità di ricollocarlo, sarà perseguita nel rispetto della legalità”), mentre non manca una toccatina Luciano Monticelli, sindaco di Pineto, che ha già offerto un posto di lavoro all’ex comandante. “ Non conosco Monticelli”, dice, “ e non accetto che mi definisca arrogante, ma dopo aver letto che valuterà l’ipotesi di assumere Zippi, mi sento più sollevato. Nessuno può definirci arroganti: arroganti sono coloro che hanno negato un posto di lavoro al legittimo vincitore del concorso da comandate della polizia urbana”.