Non si placano le polemiche sollevate dalle nomine fatte dal governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso all’Izs di Teramo.
Nonostante i pareri favorevoli arrivati dal Tar Lazio e dall’Anac, l’autorità nazionale anticorruzione che si è espressa con parere negativo sulla incoferibilità dell’incarico alla presidente Manola Di Pasquale, a sollevare critiche stavolta è stato l’onorevole Fabrizio Di Stefano che, a seguito della presentazione di un question time, in Commissione Affari Sociali alla Camera, sulle nomine fatte dalla Regione Abruzzo all’Izs, ha avuto la risposta del sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo.
In particolare il sottosegretario ha registrato le “criticità verificatesi sul procedimento di nomina del prof. Mattioli”, tanto che il ministero avrebbe fatto “opportuna segnalazione, per tramite del Comando dei Carabinieri per la tutela della Salute, alla competente Procura della Repubblica”. A quanto pare, infatti, la nomina conferita da D’Alfonso a Mauro Mattioli sarebbe stata fatta senza il parere favorevole del Ministero.
“Se questa è la considerazione che il Governo ha di D’Alfonso”, commenta Di Stefano, “allora si giustifica perché l’uscita dal commissariamento più volte annunciata, prima dell’estate, poi in autunno ed ora con data da definire, resta ancora lontana e su questi presupposti difficilmente concretizzabile a breve, tutto a discapito dei cittadini abruzzesi”.
Intanto questa mattina la Di Pasquale ha incontrato i giornalisti per ribadire la sua posizione, definendo una “vicenda squallida” quella messa a punto in queste settimane da alcuni rappresentanti politici. “Non sono né incompetente, né incapace, né inconferente” ha detto la Di Pasquale, ribadendo la sua volontà nel lavorare con impegno e in maniera super partes per recuperare il tempo perduto.