Teramo. Il segretario comunale Marco Di Giovanni (IdV), in riferimento alla mancata approvazione del regolamento che dovrebbe disciplinare il referendum consultivo promosso dal comitato “Giù le mani dal Comunale” contro l’abbattimento del vecchio stadio, definisce inaccettabile la posizione “dissacrante” avuta da parte di tutta la maggioranza e dal sindaco Maurizio Brucchi.
“In consiglio comunale, di fronte ad una minoranza propositiva, collaborativa ed energica, il sindaco chiuso in un religioso silenzio non ha proferito parola, idem dicasi per tutta la maggioranza.La città di Teramo non merita tale arroganza, a Teramo non vige il principio “ho vinto io e comando io”, il sindaco e la maggioranza non hanno il senso dell’istituzione. Peraltro, se la memoria non mi inganna quando si tratta di salvare le liste elettorali del Pdl, si fa il possibile, anche un “decreto salva liste” nel cuore della notte, invece per un referendum promosso da un comitato di ragazzi, senza casacca politica, non vale neanche la pena di fare un tentativo. Noi dell’Italia dei Valori desideriamo che i teramani dicano la loro sulla vicenda del vecchio stadio e non ci stiamo a qualsiasi bavaglio che la maggioranza propina alla minoranza su ogni vicenda a Teramo, oltretutto tacciandola di ostruzionismo e mistificando la realtà”.