Erano in 800 a salutare la candidatura a sindaco di Roseto di Sabatino Di Girolamo, 51 anni, avvocato, ex assessore alla cultura per 4 anni e mezzo nella Giunta di Franco Di Bonaventura. Gremita la Sala Uno del cinema Odeon, e in tanti sono dovuti rimane in piedi per seguire l’evento.
A tenere a battesimo Di Girolamo, nella sua prima uscita pubblica, c’era il vice segretario nazionale del Pd Lorenzo Guerini, oltre al gota del Partito Democratico abruzzese (il segretario regionale Marco Rapino, quello provinciale Gabriele Minosse, il parlamentare Tommaso Ginoble, i consiglieri regionali). Un bagno di folla per alcuni inatteso ma che manda un segnale forte agli altri due candidati, Enio Pavone, sindaco uscente del centro sinistra, Rosaria Ciancaione candidata per #amoroseto.
Minosse è convinto che Di Girolamo riporterà il centro sinistra, in questo caso il Pd, a governare Roseto, una città considerata strategica e di spessore per quanto riguarda la valenza politica, non solo amministrativa, delle elezioni della prossima primavera.
Ha sollecitato i presenti di dare un voto ciascuno al candidato del Pd, ma soprattutto ha rivolto un appello al partito per fare in modo che i rosetani vadano a votare, che diano la spinta al successo di Di Girolamo. Ginoble ha sottolineato il buon lavoro che il Governo centrale sta portando avanti in materia di riforme e di rilancio del Paese e ha sottolineato come Roseto degli Abruzzi abbia assolutamente bisogno ossigeno dopo 5 anni di governo Pavone che hanno fatto scivolare la città indietro negli anni. Ha ha ricordato perché si è arrivati alla scelta di Di Girolamo.
Erano state indette le primarie, in molti avevano assicurato la partecipazione, ma poi l’unico a metterci la faccia è stato l’avvocato Di Girolamo che nel suo intervento ha ripercorso la sua esperienza politica. Ex democristiano, appartenente alla sinistra di quella Dc. Grande esitmatore di Mino Martinazzoli e di Aldo Moro che considerava gli uomini di sinistra di una Democrazia Cristiana sana.
E’ stato segretario del Partito Popolare e capogruppo prima di essere nominato assessore dal sindaco Di Bonaventura. Si sente pronto per questa importante sfida, pronto anche ai colpi bassi degli avversari. Andrà tra la gente, in mezzo ai rosetani, nelle frazioni, il contatto diretto.
La campagna elettorale è appena iniziata. Di Girolamo, uomo pacato, mai fuori dalle righe, forse fin troppo moderato nei toni, farebbe bene ora a nominare il suo staff, composto da gente capace, che ne curerà l’immagine e la sfida con gli avversari. Perché dall’altra parte c’è chi è pronto a sbranarlo.
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