Alba Adriatica. Chiedono a sindaco e amministratori di ridursi le indennità e avviano una petizione per portare alle luce una serie di problemi da risolvere. Lega nord e comitato civico Pro Pineta annunciano l’avvio di una raccolta firme per denunciare il degrado di Alba Adriatica.
Seguendo l’esempio già seguito la scorsa estate, Simona Tavoletti (Lega nord) e Paola Olivieri (comitato pro-pineta) annunciano l’avvio di una nuova petizione con il chiaro obiettivo di evidenziare una serie di aspetti negativi che connotano la cittadina adriatica. La raccolta di firme spazia su una serie di tematiche: degrado urbanistico, abbattimento della barriere architettoniche, controllo alla velocità stradale (realizzazione di dossi), controlli sui locali pubblici, abusivismo commerciale, creazione di aree destinate alle sosta delle auto, siano essi pubblici a pagamento in modo da non creare confusione sul lungomare. “ Ci aspettiamo adesioni e appoggi da tutti coloro che credono in questa posizione” si legge in una nota, “ e vogliono apportare un significativo cambiamento ad Alba Adriatica. Crediamo fortemente che chi ama la propria città ed ha una coscienza civica deve, attraverso questa petizione, lanciare un messaggio importante e cioè che questa amministrazione deve attuare un buongoverno che ci renda cittadini orgogliosi di abitare una città che sia accogliente, pulita, sicura, vivibile e dove i servizi primari siano garantiti. Non accetteremo la solita risposta che non ci sono soldi perché per attuare errori madornali che sono costati alla nostra città lacrime e sangue (area pedonale di viale vittoria, ndr) i soldi si sono trovati e magari sarebbero stati ben spesi nel realizzare marciapiedi e illuminazione e la realizzazione delle acque bianche magari in viale Mazzini come chiediamo da vent’anni. In fine avanziamo all’amministrazione una proposta che se verrà accolta dimostrerà il suo grado di civiltà, responsabilità e sensibilità verso tutta la cittadinanza che versa in una situazione economica e finanziaria davvero difficile: ridurre lo stipendio di sindaco ed assessori in modo da alimentare un fondo da destinare a scopi sociali e culturali”.