In sostanza il provvedimento, a quanto pare giunto ad una fase matura nella preposta Commissione provinciale, non tiene conto della situazione scolastica del capoluogo e delle relazioni interne alla comunità scolastica provinciale.
Il comitato dei docenti denuncia pertanto che il documento non considera gli indirizzi di programmazione pluriennale che hanno portato, nel corso degli anni e delle riforme nazionali, alla creazione di un’identità rafforzata da leggi e provvedimenti sull’autonomia.
La scelta della Commissione di non prestare attenzione a ciò che è stato realizzato nel corso di generazioni scolastiche e, allo stesso tempo, di dare seguito ad un’azione percepita da chi vive la scuola come un assestamento tecnico, rende ancor più incomprensibile la coesistenza del provvedimento con la predisposizione in atto del Piano Triennale dell’Offerta Formativa – PTOF – c.d “ Buona Scuola”.
Sull’attuale Istituto, la legge 107/2015 ha proiettato il Piano di assunzioni a tempo indeterminato, organizzato in più fasi, fino a comporre un Organico Potenziato d’Istituto rispondente nei numeri e nell’attribuzione di responsabilità professionali al Disegno dell’Istituzione scolastica.
L’ipotesi di dimensionamento viene fuori, in modo più o meno ufficiale, durante la seduta del Consiglio Provinciale del 21 dicembre 2015, rinviata poi per un approfondimento.
A tal proposito la comunità scolastica dell’Istituto chiede agli enti preposti il rispetto del disegno storico-tecnologico-culturale in grado di interpretare al meglio le riforme degli ultimi anni. Infatti mentre l’”Alessandrini Marino Forti” diventava Scuola 2.0, eccellenza regionale, venivano portate a compimento ulteriori operazioni di dimensionamento (nell’anno scolastico 2008/2009 accorpamento “Alessandrini” con “Marino”; nell’anno scolastico 2011/2012 accorpamento “Alessandrini – Marino” con “ Forti”).