Sulla vicenda interviene Elisa Foglia, segretario del circolo Dem, che fa una sorta di cronistoria di quello che è stato il percorso degli anni precedenti. Del ponte si parlava già un decennio fa e venne anche stipulato un accordo tra le Province di Ascoli e Teramo, Autorità di Bacino. Accordo che prevedeva anche la delocalizzazione del depuratore della Sentina, con le condotte che sarebbero state dirottate in Abruzzo, con la creazione appunto di un ponte in legno. Percorso avviato dall’amministrazione di Martinsicuro, con quella di San Benedetto, poi il tutto è stato abbandonato, forse perchè l’opera non era ritenuta una priorità.
” Oggi possiamo dire”, sottolinea Elisa Foglia, “di aver avuto ragione nel sostenere che tempi erano maturi soprattutto perchè a governare le due Regioni coinvolte, ente imprescindibile per la finanziabilità del progetto, c’è il Pd che ha sempre mostrato grande sensibilità ed interesse verso i temi della mobilità dolce. Tanto che In Abruzzo ora piu’ che mai il Pd al governo regionale ed in particolare l’assessore Dino Pepe con delega la cicloturismo stanno investendo molto sul tema della ciclopedonalità.
Sentivamo che questa fosse la volta buona e per tale ragione come circolo ci siamo impegnati con i nostri referenti a parlare di questo tema e a chiedere l’impegno massimo per la realizzazione di un’opera strategica per i nostri territori anche nell’ottica della creazione della MacroRegione Adriatica nonché del cosiddetto corridoio Verde Adriatico”.
A Martinsicuro infatti a luglio 2015 in un’iniziativa del PD locale, alla quale era stata coinvolta anche l’amministrazione di san benedetto del tronto, l’Assessore Pepe prometteva un impegno concreto in tal senso. Impegno che è stato ribadito nel tavolo congiunto organizzato il 23 ottobre 2015 dai circoli PD di Martinsicuro e San Benedetto del Tronto e che ha visto protagoniste le due regioni Marche ed Abruzzo con i rispettivi assessori Pepe e Casini e dal quale è scaturita la data del 27 novembre per l’attivazione di un tavolo con tutti gli Enti coinvolti. In quel tavolo sono stati fissati gli obiettivi e scadenziati i passi per arrivare a trovare i finanziamenti necessari. Ora, con lo studio di fattibilità in mano, si passa al secondo step. Che è quello della intercettazione dei fondi. Noi continueremo a sollecitare, come abbiamo sempre fatto per tutte le iniziative importanti per Martinsicuro.