Non c’e’ stata infatti nessuna risposta da parte dell’Ente alle lettere di autotutela con cui gli imprenditori balneari avevano segnalato l’incongruenza nel calcolo della Tassa per l’annualita’ 2014″. La denuncia arriva dal Coba, il consorzio dei balneari che dalla fine del 2014 ha avviato un progetto virtuoso per la raccolta differenziata autonoma dei rifiuti gestita in forma autonoma come risposta agli aumenti esponenziali della tariffa da parte del Comune.
Il vecchio regolamento Tari infatti, all’articolo 14 comma B prevedeva la non applicabilita’ dell’imposta su quelle aree destinate alle attivita’ sportive, i balneari gia’ a febbraio 2015, prima della scadenza dell’ultima rata, avevano segnalato come migliaia di metri destinati ad attivita’ sportive erano stati, invece, tassati. Le cartelle quindi erano aumentate in maniera spropositata e gli operatori avevano bloccato il pagamento delle rate inviando agli uffici lettere di autotutela per chiedere il ricalcolo della tassa.
“Il Comune non ha mai risposto alle nostre lettere di autotutela ignorando le nostre richieste – spiega Gabriele Albani, segretario del Coba- tuttavia, nel 2015 nel nuovo regolamento Tari, ha modificato il famigerato articolo 14 escludendo le aree per le attivita’ sportive dal calcolo della superficie tassabile solo se utilizzate, per cosi’ dire, da fruitori professionisti. A questo punto molte imprese balneari saranno costrette a ricorrere alla commissione tributaria per evitare di pagare cifre esorbitanti e non giustificate dal punto di vista legale”.