Tortoreto. I canali di raccolta delle acque collinari, poi convogliati verso il mare, al momento sono quasi tutti insufficienti. E’ una sentenza inappellabile, ovviamente già chiara da tempo, quella che emerge dallo studio idrologico (effettuato dallo studio di ingegneria Galli di Padova) illustrato ieri sera, in piazza Matteotti a Tortoreto, durante il consiglio comunale straordinario sull’alluvione del 2007.
Se la seduta si è conclusa, sul piano politico, con qualche stilettata di troppo tra il sindaco Gino Monti e il capogruppo di minoranza, Rolando Papiri (in quel momento il pubblico era già andato a casa), va detto che nella circostanza, per la prima volta, sono stati evidenziati i riscontri dello studio di fattibilità, commissionato da Pierluigi Caputi (commissario delegato per l’alluvione), che rappresenta il punto di partenza per pianificare una serie di opere di messa in sicurezza del territorio. Con un tessuto urbano, al Lido, già definito e intasato, le strade percorribili sono due: attività di manutenzione costante delle opere esistenti e nuovi interventi (aumento delle sezioni dei fossi, nuovi fossi e bacini di deposito dei detriti), che ridurrebbero il rischio. Molto, come ha ripetuto nell’occasione Pierluigi Caputi, dipenderà dai fondi a disposizione, ma lo studio ha tracciato una linea da seguire per risolvere una serie di problematiche a Tortoreto, che negli interventi avrà una linea preferenziale rispetto a centri limitrofi. Ovviamente, il miglioramento della rete di raccolta delle acque del Lido, dovrà andare di pari passo con la sistemazione di una serie di fossi nella zona collinare, con il chiaro obiettivo di evitare che gli effetti, devastanti, dell’autunno del 2007 possano ripetersi. Durante la seduta del consiglio comunale, si sono susseguiti alcuni interventi del pubblico, con domande al commissario delegato per l’alluvione, mentre è stato ribadito che, allo stato attuale, la disponibilità di fondi in contabilità è di 2,3 milioni di euro, mentre una ulteriore trance di 1.5 milioni potrebbe materializzarsi in autunno. Per quanto concerne i ristori già effettuati, Caputi ha fornito alcuni dati: nel 2008 quasi 2 milioni di euro, nel 2009 1,3 milioni di euro e poco più di 400 mila nell’anno corrente.