Martinsicuro. Sette nuove concessioni demaniali, al momento solo stagionali, utili per offrire ai clienti di stabilimenti balneari già esistenti, il servizio in spiaggia. La contestata leggina regionale sul demanio (definita da taluni come leggina-vergogna) ha soprattutto questo effetto: autorizzare gli ombreggi (ossia la possibilità di posizionare ombrelloni e sdraio) per i titolari di sette chioschi (sei già realizzati), proprietari di strutture su aree ex private.
La norma, varata in consiglio regionale, ora dovrà essere ratificata dal consiglio comunale di Martinsicuro, in modo da essere efficace, ma è probabile che sul piano politico (così come emerso nei giorni scorsi) le opposizioni battaglieranno a lungo. Ad essere contestato, infatti, non è tanto il senso del provvedimento (gli ombreggi stagionali in oggetto, tra un anno, diventeranno definitivi), piuttosto il modo con il quale l’iniziativa è stata perseguita. Non serve essere dei cartomanti per intuire che il provvedimento è stato studiato ad hoc per la spiaggia di Martinsicuro (aspetto questo che ha generato feroci polemiche anche da parte delle associazioni di categoria), anche perché con una variante al piano spiaggia (procedura già in itinere, ma non ancora completata), l’amministrazione comunale avrebbe soddisfatto le aspettative dei titolari dei chioschi che ora otterranno la possibilità di posizionare tutte le attrezzature da spiaggia. I concessionari in oggetto, e questo va ricordato, sono dei proprietari di aree ex private, che hanno ottenuto la possibilità di realizzare le strutture dopo aver ingaggiato un contenzioso (ricorsi al Tar) con l’ente. Il problema al centro della diatriba politica, non soltanto a livello locale, ruota attorno al modo con il quale l’operazione è stata perfezionata. Con la variante al piano demaniale, infatti, l’ente avrebbe potuto rilasciare le concessioni demaniali e i proprietari del chioschi, in virtù dei precedenti decreti di riconfinamento del litorale, avrebbero avuto una sorta di diritto di prelazione nel rilascio delle stesse concessioni. Operazione, questa, che non avrebbe prodotto effetti in questa stagione balneare, da qui, forse, la necessità di fruire dell’opportunità prevista dalla norma regionale. Polemiche arrivano anche dalla vicina Alba Adriatica. “ Martinsicuro assomiglia ad una zona franca”, sottolinea Giammarco Giovannelli, presidente provinciale di Federlberghi-Confcommercio, “ e provvedimenti di questo genere finiscono per penalizzare operatori di altre realtà limitrofe, che in alcuni casi avevano esigenze analoghe”.