Il consigliere assicura, infatti, la richiesta di un intervento della Procura della Corte dei Conti per ricostruzione gli ultimi anni di gestione ed intervenire contro i responsabili della dissipazione del denaro pubblico se l’ipotesi dovesse trasformarsi in realtà.
“Dal 2006 ad oggi” spiega meglio D’Alessandro, “il costo/tonnellata dei rifiuti è passato da 60 a 170 euro. Le bollette per i cittadini si sono triplicate, mentre stipendi, salari e pensioni sono rimasti fermi. Sono saliti di numero solo i disoccupati. Adesso basta. Si vuole affidare ai privati un affare da 60 milioni di euro, mentre sarebbe necessario che i Comuni consorziati costruissero direttamente la discarica. Ciò garantirebbe di coprire i buchi delle passate gestioni e di dare ossigeno alle casse del Cirsu, svuotate dal disastro finanziario del passato”.