Giulianova. “Il gioco delle tre carte messo in atto da Chiodi e Venturoni fa pagare il prezzo più alto a Giulianova”. E’ il commento del consigliere regionale Claudio Ruffini, che denuncia la rimodulazione dei fondi per l’edilizia sanitaria fatta dal commissario alla Sanità, Gianni Chiodi.
Il provvedimento in questione toglie, infatti, 15 milioni di euro all’ospedale di Giulianova per l’ampliamento e la ristrutturazione dell’attuale ospedale. “I soldi di Giulianova vengono dirottati per gli interventi di ristrutturazione dell’ospedale San Salvatore de L’Aquila” spiega meglio Ruffini. “La Regione ha utilizzato 48 milioni di euro, provenienti dall’assicurazione e concessi come indennizzo alla Asl de L’Aquila per i danni causati dal terremoto all’ospedale San Salvatore, per coprire il deficit della gestione sanitaria abruzzese del 2009”.
Per poter ripristinare i danni del San Salvatore verranno utilizzati 35 milioni ancora disponibili: tra questi, sarebbero 15 i milioni di euro destinati all’ospedale di Giulianova.
“Per motivare questo scippo” continua Ruffini “Venturoni e company diranno che per Giulianova ci sarà un premio maggiore, ovvero che arriveranno i soldi per il nuovo ospedale. Promessa questa che dura da oltre 18 mesi e che non si concretizza in nessun atto. Con la manovra finanziaria in corso, questa promessa diventerà “fasulla”. Per avere domani la gallina, i giuliesi vedono scomparire oggi anche l’uovo”.
Nel frattempo, il consigliere regionale ricorda che l’ospedale di Giulianova soffre per mancanza di primari, personale medico e, soprattutto, perché nessun investimento sarebbe stato fatto per ammodernare tecnologie e strutture. Interventi da mettere in campo, secondo Ruffini, immediatamente, per evitare che l’ospedale perda la sua attrattività sul territorio.
“In mancanza di questi interventi” fa sapere il consigliere “un nuovo ospedale suona come soltanto una presa in giro. Se fossero veri i propositi di Venturoni, ci sarebbero state delle iniziative per evitare il depauperamento dell’ospedale. A Giulianova non vi è necessità di un nuovo edificio, ma di una sanità efficiente, efficace e soprattutto di qualità, come lo è stata nel passato. In 18 mesi nessun medico, nessun infermiere, nessuna attrezzatura si è vista a Giulianova”.