Il Partito Democratico di Teramo non ha perso tempo per esprimersi nel merito. Durante l’ultimo Consiglio comunale, Alberto Meralangelo ha, infatti, sottolineato il netto ritardo con cui l’amministrazione comunale si appresterebbe a dar vita al piano organizzativo in questione. Non solo. Meralangelo cita l’esistenza di un documento, inviato dalla Regione Abruzzo al Comune, con cui si inviterebbe quest’ultimo ad aumentare il numero di farmacie troppo esiguo presente sul territorio.
Il sindaco Maurizio Brucchi non sembra aver gradito le dichiarazioni dell’esponente del Pd. Il primo cittadino ha, infatti, sottolineato che, seppur condivisibile, l’esternazione di Meralangelo giunge tardiva e “palesa ancora una volta come il centrosinistra teramano, nel suo desiderio di conquistare visibilità e attenzione da parte dei cittadini, debba ricorrere alle idee del centrodestra. Che a Teramo fosse necessaria una struttura comunale, infatti, non solo è cosa nota, ma era così importante per me da essere entrata a pieno diritto nel mio programma elettorale. E non solo. Voglio informare infatti i cittadini teramani, e in particolare il consigliere Meralangelo, che l’iter per l’istituzione della stessa farmacia non solo è stato avviato da tempo, ma è addirittura entrato nella fase finale”.
L’amministrazione comunale avrebbe, infatti, inoltrato già da diverso tempo alla Regione Abruzzo la richiesta che ha portato al procedimento amministrativo decisivo per la realizzazione della nuova farmacia teramana. “Presto, dunque, nascerà anche a Teramo una farmacia comunale” conclude Brucchi “e abbiamo già avviato tutte le valutazioni necessarie ad individuare, nel rispetto pieno delle leggi e delle esigenze dei nostri concittadini, il luogo più adatto nel quale aprirla, che sarà compreso tra Colleatterrato e San Nicolò in base alle esigenze e alla densità della popolazione”.