Teramo, polemiche su Teatro Comunale e Lotto Zero

TeramoTeramo. Alberto Di Croce, esponente IdV di Teramo, torna a sparare colpi contro il centrodestra. L’occasione è fornita dall’anniversario dell’Unità d’Italia, evento completamente ignorato, secondo il politico, dagli esponenti della maggioranza comunale, provinciale e regionale.

“Cosa stanno facendo Chiodi, Catarra e Brucchi per celebrare in maniera adeguata tale ricorrenza?” si chiede, infatti, Di Croce.  La giustificazione fornita a tale presunta indifferenza starebbe, dal punto di vista dell’esponente IdV, nell’insofferenza manifestata nei confronti dell’anniversario da parte della Lega.”Questo però” commenta Di Croce “non dovrebbe spingervi, cari Chiodi, Catarra e Brucchi, a qualche iniziativa di sensibilizzazione? Se ci siete, battete un colpo”.

 

Nuovo Teatro Comunale. Alberto Di Croce puntalizza che a Teramo 5mila cittadini chiedono il referendum. “Da Brucchi ci aspetteremmo un minimo di rispetto per le regole democratiche” sostiene di conseguenza il politico. “Caro Brucchi, prima fai il referendum e poi, se lo vinci, fai il teatro. Se invece lo perdi, fai il teatro da un’altra parte. Tutti sono d’accordo che si faccia, dove si vedrà”.

Nuovo parcheggio Ospedale Civile. L’esponente IdV chiede che si faccia chiarezza sul perché i lavori del parcheggio in questione siano fermi. Di Croce sottolinea di non essere l’unico a fare tale richiesta e che, appunto per questo, è doveroso fornire una risposta in quanto è un diritto dei cittadini essere informati.

Lotto Zero.Il sindaco Brucchi, a marzo, si è dato quattro mesi di tempo per ultimare i lavori” continua Di Croce. “Ha persino nominato un ispettore di cantiere. Di mesi ne sono passati già due”.

Statistiche. Alberto Di Croce analizza gli ultimi dati Istat sul lavoro. Sarebbero, infatti, circa 367mila i cittadini italiani che, dal 1 aprile 2009 fino al 31 marzo 2010, hanno perso il lavoro. “Immaginate quanti sono i teramani” commenta in merito il politico “e aggiungeteli ai cassintegrati del 2008, ai lavoratori in mobilità del 2008, che oggi sono disoccupati. Fanno migliaia e migliaia di cittadini senza lavoro, un disastro civile, paragonabile ai peggiori disastri ambientali. Che fa Chiodi? Sorseggia vini a Verona e definisce storico ogni atto del suo governo regionale, che pure chiude la metà degli ospedali abruzzesi, guarda la fine di centinaia di aziende, come se la cosa non lo riguardasse. Qualcuno direbbe che siamo alla frutta e forse è vero, ma migliaia di abruzzesi non assaggiano più né il primo né il secondo”.

 

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