Alba Adriatica. Il Partito socialista fa un passo indietro, muove accuse circostanziate nei confronti del sindaco e si colloca all’opposizione dell’amministrazione comunale. Perde i pezzi la coalizione di centrosinistra al Comune di Alba Adriatica, guidata dal sindaco Franchino Giovannelli, che da oggi non avrà più il sostegno incondizionato del Ps e di riflesso del consigliere comunale Francesco D’Ambrosio, che in concreto passa all’opposizione.
I motivi dello strappo, che sono diversi, sono stati illustrati questi mattina in conferenza stampa, alla presenza di Francesco Virgilii (segretario provinciale del Ps), Giovanni Proti (responsabile enti locali) e da Guido Paci (dirigente del garofano). Sul piano squisitamente numerico la defezione del Ps non muta gli equilibri in seno al consiglio comunale (la maggioranza resta ampia), ma il nodo politico non può essere assolutamente sottaciuto. Il malcontento espresso dal partito è frutto di due fattori concomitanti: l’immobilismo della giunta comunale, giudicata sorda su alcune tematiche e incapace di mettere in pratica il programma elettorale, e gli aspetti politici (i casi Di Felice e Marziale su tutti). “ L’amministrazione ha iniziato bene, poi si è persa strada facendo”, ha argomentato Francesco Virgilii, reggente provinciale del Ps. “ E’ stato perso del tempo prezioso sia sugli aspetti di natura programmatica (Virgilii ha parlato di mancate risposte sul turismo, politiche occupazioni, integrazione di stranieri e rom, ndr), che sulla necessità di una verifica di natura politica, che ridefinisse gli obiettivi della giunta e che ridisegnasse anche l’assetto, visto le situazioni che si sono manifestate strada facendo. In giunta ci sono due assessori che rappresentano solo se stessi (Cesare Di Felice, espulso dal partito e Pierluigi Marziale, accusato di aver appoggiato il centrodestra alle ultime provinciali, ndr), con l’unico effetto pratico di aver messo da parte tutti i potenziali alleati di centrosinistra”. Il ruolo del consigliere Francesco D’Ambrosio, ora, sarà quello di collocarsi all’opposizione, ma come è stato spiegato oggi, il suo sarà un atteggiamento attento, oculato sugli atti amministrativi e costruttivo. “ Il sindaco non è il padrone di Alba” ha commentato Giovanni Proti, “ sono stati disattesi precisi impegni politici ed elettorali e ora non ci stiamo più a sostenere in maniera incondizionata l’amministrazione, che nella persona del sindaco si è mostrata insensibile e incapace, politicamente, nel risolvere alcune problematiche. Il nostro compito, ora, sarà quello di portare alla luce le cose oscure, che sembrano connotare il percorso dell’amministrazione”. Alla conferenza stampa non era presente Francesco D’Ambrosio, unico rappresentate del Ps in consiglio comunale, ma solo perché è in convalescenza dopo un piccolo intervento chirurgico.