Alba Adriatica. L’Udc entra a pieno titolo della coalizione di maggioranza e l’elemento, non certo secondario sul piano politico, produce una presa di posizione, l’ennesima, dell’Idv che torna a chiedere, con forza, di poter avere piena rappresentanza nell’esecutivo.
Restano tesi i rapporti in seno al gruppo di maggioranza che sostiene l’amministrazione comunale di Alba Adriatica, guidata dal sindaco Franchino Giovannelli. L’Idv, in attesa da più di un anno di poter avere rappresentanza in giunta, giovedì sera ha deciso di disertare la riunione di pre-consiglio, nella quale dovevano essere affrontati alcuni aspetti sia amministrativi (l’approvazione del bilancio di previsione), che politici, visto che nella lettera di convocazione ai partiti di maggioranza, per la prima volta era ben impressa la sigla dell’Udc, partito per certi versi rappresentato in maggioranza dall’assessore Pierluigi Marziale, che però era il referente del movimento civico “ La forza delle idee”. “ Non siamo contrari all’allargamento della maggioranza all’Udc”, hanno spiegato in conferenza stampa Roberto Gasperi, segretario cittadino dell’Idv, e Renato Pantoli, “ ma non può essere questo un metodo accettabile. Prima di definire certi passaggi, onestamente era necessario convocare una riunione tra i partiti della coalizione e spiegare i mutamenti in atto. Poi per non parlare del bilancio di previsione: un mese e mezzo fa avevamo chiesto di poter essere coinvolti attivamente nella stesura del documento finanziario, mentre poi ci si convoca ad una riunione per ratificare cose già fatte. Noi non avalliamo questo atto amministrativo, anche perché non siamo più disposti ad accettare situazioni già pre-confezionate”. Le frizioni, mai sopite, tra la maggioranza e la componente dell’Idv (che dopo le dimissioni di Mario Ciabattoni non ha rappresentanti in consiglio comunale), acuite dall’ultimo episodio in ordine di tempo, per essere ricomposte hanno bisogno di almeno due passaggi: una verifica politica sugli aspetti programmatici e la necessità di garantire rappresentanza al partito di Di Pietro. “ Invitiamo gli altri segretari politici” proseguono i responsabili cittadini dell’idv, “ attorno ad un tavolo di confronto per discutere di queste tematiche. Da parte nostra, d’ora in avanti non siamo disposti a delegare nessuno e la verifica politica è necessaria per garantire una nostra presenza organica in seno all’esecutivo”.