Teramo, Di Croce (IdV) attacca Pdl e Pd

idv-logoTeramo. Alberto Di Croce contro Gianni Chiodi, Venturoni e il Partito Democratico. Non risparmia nessuno l’esponente IdV Teramo, che dichiara di essere stato soggetto ad una “indigestione” dopo aver ascoltato alcune questioni.

La prima riguarda alcune dichiarazioni del consigliere regionale Berardo Rabbuffo, che avrebbe recentemente scritto che si occuperà del porto di Giulianova. “ Che farà” si chiede ironicamente Di Croce, “ci andrà con la canna da pesca? Non sa neppure recitarle bene le bugie. Chiodi, in TV, ci ha detto che i soldi della Regione per i porti andranno ad Ortona. Rabbuffo è sordo o era distratto?”.

Il politico continua, poi, con le vaccinazioni, ricordando che, sei mesi fa, Chiodi e Venturoni volevano vaccinare tutti quelli “che solo respiravano nella nostra Regione”. Il Governo ha ordinato e pagato 24 milioni di dosi di vaccino, quasi tutte, secondo Di Croce, inutili e inutilizzate. “Che ne pensano oggi Chiodi e Venturoni” critica il politico “di questo enorme sperpero che hanno sottoscritto, favorendo solo l’arricchimento di qualche multinazionale farmaceutica? Sarebbe proprio interessante conoscere il pensiero di chi ci deve difendere dalle pandemie, che erano solo nella testa degli speculatori”.

Infine, Alberto Di Croce non risparmia nemmeno il PD provinciale.Verrocchio si preoccupa dei GAL (Gruppi di azione locale) che finanziano con milioni di euro l’agricoltura teramana ed abruzzese” puntualizza, infatti, riferendosi al neo segretario provinciale. “Saranno due o uno? Io mi preoccupo dei soldi dei contribuenti e di come verranno spesi. Non sarà il caso di chiedere a Chiodi perché il bando sui GAL è stato rinviato? Come sono stati formulati i criteri per la stesura del bando? Per distribuire questi fondi in agricoltura, che ammontano a diverse decine di milioni di euro, c’è stata la dovuta trasparenza?”

Proprio a Verrocchio l’uomo si rivolge quando ricorda che fra un anno, in provincia di Teramo, si voterà in otto comuni. Secondo il politico, infatti, sarà quello il momento di aprire un tavolo di confronto nel centrosinistra, “perché Di Pietro ha già detto che l’IdV non farà la ruota di scorta. Vanno messe in campo proposte credibili e candidature condivise, scegliendo le migliori. Ne vogliamo parlare o si vuol attendere l’ultimo minuto per consegnare “in zona Cesarini” proposte raffazzonate che gli elettori non capirebbero? Speriamo che gli ultimi due anni di sconfitte abbiano indicato una nuova strada da percorrere tutti insieme”. 

 

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