Teramo. Sono tornati in piazza questa mattina le famiglie dei ragazzi diversamente abili per protestare contro la compartecipazione sul sociale e la rimodulazione del calcolo del reddito ISEE.
Una protesta che quest’oggi è arrivata fin dentro gli uffici del Municipio e che ha come scopo la sospensione della delibera di giunta che prevede la rivisitazione dei criteri sul sociale.
“L’assessore Misticoni ci ha detto che ci farà sapere, entro due giorni, se la delibera verrà sospesa. Da come ci ha fatto intendere però, non sarà possibile e tutto sarà da rivedere l’anno prossimo”, ha detto una delle mamme che ha partecipato alla protesta.
“Fino ai 14mila euro reddito ISEE c’è una compartecipazione – ha spiegato invece Chiara – Sopra i 14mila euro invece non c’è progressione, per cui chi ha un reddito ISEE di 14mila paga il massimo della cifra (15 euro a ora; ndg) come chi ha un reddito ISEE di 50mila euro. Non c’è equità sociale, le soglie sono state scelte in base ad un provvedimento di undici anni fa del Comune di Teramo, mai attuato. Solo che allora c’era una certa situazione economica, oggi è ben diversa”.
E le associazioni sono già sul piede di guerra: Autismo Abruzzo Onlus ha già diffidato il Comune di Teramo a sospendere la delibera di giunta “incriminata” (a detta di chi protesta). “E non sarà l’unica associazione che si muoverà nei prossimi giorni”, fanno sapere altri rappresentanti del fronte di protesta.
L’assessore Valeria Misticoni, al termine del lungo e duro confronto con le famiglie, ha dato appuntamento al prossimo 25 agosto, giorno in cui si riunirà un tavolo per discutere di alcuni correttivi da apportare per andare incontro alle famiglie dei diversamente abili.
“TAGLIO ALLE INDENNITA'”. I capigruppo di opposizione si sono riuniti poco dopo per fare fronte comune e sposare le cause delle famiglie. I consiglieri si sono detti anche disponibili a destinare, da subito, i gettoni di presenza da corrispondere per le quattro sedute di Consiglio Comunale dedicate al “Question time” da qui alla fine dell’anno.
Anche l’opposizione chiede la sospensione della delibera di giunta in attesa della riformulazione dei criteri.