Teramo. L’incontro odierno in Prefettura tra sindacati della Teramo Ambiente e amministratore delegato della partecipata si è concluso con un nulla di fatto. Anzi.
Il niet su tutti i fronti di Luca Ranalli alle richieste di Cgil, Cisl, Fiadel e Uiltrasporti apre di fatto le porte ad un nuovo sciopero, probabilmente di due giorni, che prenderà corpo a settembre.
Le richieste di accordo avanzate dai sindacati vertono sugli stessi motivi che hanno già portato allo sciopero dello scorso 8 luglio: turni, sicurezza sul luogo di lavoro e, da ultimo, ferie.
Si proverà un incontro in extremis dopo Ferragosto. A fronte di un nuovo nulla di fatto, i lavoratori della TeAm sciopereranno di nuovo.