È destinata a fomentare una feroce discussione politica la decisione del sindaco di Atri, Gabriele Astolfi, di intitolare una via della cittadina ducale all’ex segretario nazionale del Movimento sociale italiano, Giorgio Almirante.
La proposta è all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale. I primi a insorgere sono gli associati dell’Anpi, i partigiani. Il presidente provinciale, Antonio Franchi, sottolinea «la gravità inaudita» della proposta, «perchè offende la coscienza democratica e antifascista della comunità atriana, che diede i natali al martire Francesco Martella, assassinato da un commando fascista nella sua abitazione, e della provincia di Teramo, medaglia d’oro della resistenza».
Franchi, elogiando al contrario la decisione della cittadina ducale di intitolare una piazza all’ex segretario del Partito comunista Enrico Berlinguer, accogliendo la richiesta di associazioni e cittadini, ricorda che «Almirante durante il ventennio fascista si macchiò di delitti infamanti e seguì Mussolini nella tragica avventura di Salò, meritandosi il titolo di massacratore di partigiani: l’Anpi – ha scritto ancora Franchi – eleva una vibrante protesta e fa appello alle forze
politiche democratiche perchè manifestino la loro indignazione e impediscano che tale disegno vergognoso venga approvato dal consiglio comunale».
Oggi la proposta approderà in consiglio comunale assieme a quella che riguarda di Berlinguer.
INTERVIENE SEL. “Il consiglio comunale di Atri si riunisce domani e tra i punti presentati vi è un ordine del giorno per intitolare uno spazio pubblico a Giorgio Almirante, fondatore dell’MSI, tra i firmatari in epoca fascista del “Manifesto della razza” e schierato dalla parte della Repubblica sociale contro la resistenza partigiana – fa eco Sel – Chiediamo con forza che il consiglio comunale di Atri neghi il consenso a questa proposta, presentata peraltro in concomitanza con la ratifica definitiva della delibera di giunta che ha intitolato uno spazio pubblico a Enrico Berlinguer, un modo scorretto e vigliacco di voler mettere le due figure politiche della Prima Repubblica sullo stesso piano. L’Italia è una repubblica democratica nata dalla resistenza partigiana ed anti-fascista, la maggioranza di centrodestra che governa Atri se lo ricordi”.