Campli. Nella disputa in atto tra Pro-Loco e porchettai, per l’atteso appuntamento della Sagra di Campli prende posizione anche la Confesercenti. Nella fattispecie, prendono posizione il dirigente provinciale Gialuca Grimi e Flaminio Lombi, direttore generale della stessa associazione.
” Vogliamo rassicurare i nostri associati”, si legge, ” e gli operatori tutti che stiamo monitorando con grande attenzione il dipanarsi della assurda polemica riguardo alla sagra della porchetta di Campli. Ciò a tutela in primo luogo degli operatori stessi, come da nostro mandato istituzionale. Allo stato dell’arte però, pur non mancando la questione di argomenti normativi, legislativi e del buon senso, cui fare riferimento, il nostro obiettivo principale e dichiarato è il sereno svolgimento della manifestazione, che ricordiamo, essere la più antica sagra d’Abruzzo, e certamente tra le più conosciute e con vera ragion d’essere. Riteniamo di grave danno all’immagine della manifestazione, del territorio tutto, ed in particolare all’immagine del Comune di Campli, e dei suoi maestri porchettai famosi nel mondo, che la sagra possa svolgersi senza gli operatori camplesi. E’ con grande fermezza quindi che, in questo sollecitati anche dal Sindaco di Campli Pietro Quaresimale che ha giustamente preso a cuore la questione, sollecitiamo le parti ad un nuovo colloquio, laddove Confesercenti apporterà tutta la propria volontà e competenza tecnica in merito alle questioni del commercio, avendo come stella polare il raggiungimento di un congruo, chiaro ed esaustivo compromesso per tutti. Il tempo tecnico esiste,e siamo certi che anche la volontà del popolo camplese, giustamente orgoglioso della propria specificità mondiale, vada in tal senso. Ricordiamo tra l’altro che, in merito all’organizzazione di manifestazioni su suolo pubblico con l’utilizzo di operatori ambulanti, la legge nazionale e regionale sul commercio è di una esemplare chiarezza, ed individua nei comuni direttamente, e nelle organizzazioni di categoria rappresentate in camera di commercio gli unici soggetti abilitati all’organizzazione delle stesse. Ribadiamo questo concetto, a volte disatteso, per sottolineare la nostra competenza oggettiva e riconosciuta dalla legge nell’interessarci della materia, al solo scopo di dare tutto il nostro apporto alla ricomposizione della polemica. Campli, il suo territorio, e l’intera provincia hanno diritto ad avere la loro sagra nella formula più piena, logica, e che tanti risultati ha portato dal punto di vista turistico. Sarebbe un grave danno far passare ai turisti il messaggio che il territorio non lavora per loro e la loro accoglienza, ma si disperde invece su polemiche fatte per ottenere il massimo risultato economico dalla loro presenza. Si torni quindi a fare squadra ed a rappresentare il territorio teramano nella sua luce più chiara, che è l’ospitalità”.