“Dopo la svendita della scuola Acquaviva”, si legge in una nota de Il Cittadino Governante, “con la perdita di almeno un milione e mezzo di euro da parte del comune, stando alle stime degli esperti del mercato immobiliare; dopo la cacciata brutale dal Mercato Coperto dei lavoratori e dei produttori agricoli locali; dopo l’apertura delle indagini sulla triturazione dell’amianto in via Trieste; dopo la solenne bacchettata ricevuta pubblicamente dallo storico professor Bevilacqua per il maltrattamento di Piazza Buozzi, arriva l’ennesima “perla”. Il Sindaco ha organizzato in Consiglio Comunale una “parata di regime” mostrando, scorrettamente, simulazioni riguardanti l’impatto sul paesaggio giuliese del progetto per l’area ex Sadam non vere”.
Secondo l’associazione addirittura il primo cittadino avrebbe falsificato le caratteristiche delle previsioni del Prg del 1994, considerato dal Cittadino Governante esempio di urbanistica di qualità.
“Dopo l’ “agguato propagandistico”, non ha acconsentito, con la complicità del Presidente del Consiglio Comunale”, prosegue il documento, “la replica al nostro consigliere. Il Sindaco e la sua giunta, nell’accogliere senza modifiche sostanziali il progetto del Prusst per l’area ex Sadam, sono stati troppo accondiscendenti ed acritici di fronte al tentativo, pur legittimo, della proprietà di spostare nettamente a proprio favore i vantaggi del piano, pervenendo così ad un accordo sancito nella delibera consiliare che va fortememte a scapito degli interessi generali”.
Gli aspetti cruciali, come li definisce Il Cittadino Governante, sono numerosi. Inoltre, la Soprintendenza ai Beni culturali e Paesaggistici non ascoltata sui danni al paesaggio giuliese, la valutazione ambientale strategica (Vas) rigettata (unico caso in Abruzzo) nonostante le motivate richieste dell’Arta di assoggettare ad essa il Piano di Recupero Prusst ex Sadam.
Il Cittadino Governante non risparmia critiche neppure ai consiglieri di opposizione Mimì Di Carlo, indipendente, e Gianfranco Francioni dell’Udc che approvando i piani hanno definito inoltre Mastromauro quale vero Sindaco riformatore di Giulianova.
“Rassicuriamo comunque la cittadinanza”, conclude la nota, “visto che non ci pensa l’amministrazione in carica, sarà Il Cittadino Governante a muovere i giusti passi verso gli enti sovracomunali, la Soprintendenza ai Beni Culturali e al Paesaggio e la Corte dei Conti, al fine di tutelare gli interessi generali ed i beni comuni giuliesi”.