Giulianova, variante PRG (distanza edifici): Di Teodoro replica a Il Cittadino Governante

Giulianova. “Nel corso del Consiglio Comunale del 5 giugno 2015, previa presa d’atto dei pareri di competenza della Provincia di Teramo e della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per l’Abruzzo, è stata definitivamente approvata la variante specifica al P.R.G. vigente relativa alle aree E5 comprese nel perimetro del Piano Particolareggiato ex sottozona E4”.

Così ha replicato alla nota de Il Cittadino Governante, Lorenzo Di Teodoro, Capogruppo della “Lista Civica per Francesco Mastromauro Sindaco”, precisando che “tale variante, da un lato, prevede l’obbligo di cessione da parte dei privati di aree per la realizzazione di opere di urbanizzazione primaria e, dall’altro, estende anche alle zone E5 le norme sulle distanze tra edifici valevoli per tutto il resto del territorio comunale, peraltro del tutto conformi alla legge nazionale che stabilisce tra fabbricati distanze minime inderogabili non inferiori a 10 metri. La suddetta variante consente, inoltre, per le strutture ricettive già esistenti alla data del 9 agosto 2013, la possibilità di derogare alla citata distanza minima di 10 metri per realizzare opere di abbattimento delle barriere architettoniche quali ad esempio ascensori per disabili.  Ebbene, sia la Provincia di Teramo che la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per l’Abruzzo, con note del 23 marzo 2015 e 3 aprile 2015, hanno espresso parere favorevole alla variante specifica in argomento. In particolare, la Soprintendenza, nel riservarsi di valutare volta per volta come previsto dalla legge la compatibilità paesaggistica dei singoli interventi, ha solo raccomandato un contenimento di altezza ed un arretramento della sagoma di ingombro, rispettivamente, nel caso di esecuzione di edifici nelle aree attigue alla Villa De Benedictis e all’ex Rosa Maltoni e, più in generale, nelle aree ex sottozona E4, la realizzazione ove possibile di cannocchiali ottici nonché la salvaguardia della vegetazione esistente. Questo è quanto emerge dalla lettura degli atti ed a ciò l’amministrazione comunale si è attenuta nella delibera di approvazione della contestata variante specifica. Diversamente, quindi, da quanto sostenuto da alcuni consiglieri di opposizione con toni catastrofistici del tutto fuori luogo, non si realizzerà alcuno sfregio paesaggistico sul lungomare dato che, da un lato, le aree ivi insistenti risultano già pressochè tutte edificate e, dall’altro, le previsioni in tema di distanze contenute nella variante specifica approvata potranno applicarsi solo ai titoli edilizi (permessi di costruire ed autorizzazioni) successivi alla data della sua adozione e non anche a quelli preesistenti.

Per Di Teodoro “Nessun bavaglio è stato, infine, messo all’esponente del Cittadino Governante né ad alcun altro membro della minoranza posto che questi, al pari degli altri consiglieri, hanno avuto a disposizione esattamente i tempi di intervento previsti dal regolamento del Consiglio Comunale, valevoli per tutti ed a cui tutti devono attenersi”.

 

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