Atri. Polemiche, dopo l’ultimo consiglio comunale, tra i tecnici del comune atriano e l’assessore Domenico Felicione.
SecondoA.P.T.A. – Associazione Professionisti Tecnici Abruzzesi “nel corso del Consiglio Comunale del 28/05/2015 l’Assessore alla Cultura e alla MLG Domenico Felicione, in risposta all’intervento del Capogruppo di opposizione il quale affermava che il settore dell’edilizia in Atri e? in crisi anche a causa della mancata approvazione dei nuovi strumenti urbanistici adottati, ha fatto delle affermazioni a dir poco lesive della immagine, se non offensive, dei Professionisti Tecnici Atriani. Felicione con veemenza ha affermato: che i tecnici continuano a chiedere e a richiedere notizie sui Piani; che il Piano ha ottenuto quattro premi nazionali e a ‘nessuno’ dei tecnici locali va giu? che sia stato premiato. Ricorda che, a suo modo di vedere, i tecnici sono stati sempre ostili, anche in corso di redazione dei Piani; infine, dando il meglio di se?, che ‘lo svuotamento del Centro Storico ha radici lontane. I quartieri dormitorio che sono stati creati, che tanto piacciono ai tecnici perche? con due schizzi fanno un quartiere cosi?, mentre invece nel Centro Storico a lavorare a ristrutturare nel centro storico come Atri porta tanto lavoro. Hanno creato lo spopolamento dei Centri Storici non solo ad Atri, ma anche nelle frazioni e dico anche di Casoli perche? con i quartieri dormitorio che sono stati creati Casoli nel centro storico conta pochissimi abitanti”.
L’APTA, Associazione Professionisti Tecnici Abruzzesi, nata proprio ad Atri con lo scopo di difendere tra l’altro la professionalita? e la dignita? morale ed intellettuale dei professionisti, sente il dovere di rispondere a tali affermazioni: “l’Assessore è risentito perche? i tecnici (o meglio l’APTA??!!) hanno chiesto piu? volte notizie sul l’iter di approvazione dei nuovi piani e afferma che la lungaggine e? solo colpa della Regione che in tre anni non ancora approva il Piano. Aveva ben ragione l’APTA ad insistere a chiedere notizie! Gli assessori di turno rispondevano sempre in maniera vaga dicendo ‘siamo in dirittura di arrivo’ o ‘manca pochissimo’ senza riferire il reale stato delle cose e cioe? che i piani non potevano essere approvati perche? in contrasto con il Piano Regionale Paesistico, cosa a loro ben nota. Infatti con la approvazione delle osservazioni (ben 243 presentate, alla faccia del gradi-mento del Piano proposto!) nel Consiglio Comunale di Marzo 2013, 27 erano in contrasto con il Piano Regionale Paesistico e quindi rendevano di fatto non approvabile il Piano. Successivamente la Regione Abruzzo, nel novembre 2014 con la Legge Regionale n. 40, modifica la legge di riferimento e rende risolvibile il problema. Conseguentemente solo a gennaio 2015 il Comune di Atri compie gli ultimi atti previsti dal- la nuova legge regionale. Quindi i tre anni attribuiti dall’Assessore Felicione alla inerzia della Regione in effetti sono solo responsabilita? della Amministrazione comunale e della superficialita? con la quale ha esaminato le osservazioni. Sul riferimento di Felicione che in passato i piani hanno impiegato venti anni ad essere approvati, sarebbe interessante conoscere a quale si riferisce in dettaglio giacche? risulta che nessun piano abbia mai avuto un iter di approvazione lungo 20 anni. Riguardo ai premi, l’APTA deve ricordare che, in piu? incontri ufficiali e in diversi documenti consegnati, ha sempre sostenuto di condividere le impostazioni teoriche e metodologiche dei Piani, ma di non condividere assolutamente ‘come’ questi bei principi sono stati calati nella realta? locale. E’ evidente un netto distacco fra parte teorica e parte pratica. I premi sono stati vinti dalla ‘parte teorica’. La ‘pratica’, ossia il piano visto dal territorio, e? che e? arrivato un grandissimo numero di osservazioni. Tra queste va ricordata l’osservazione (approvata) dell’ufficio tecnico del comune di Atri che modifica sostanzialmente tutto il testo delle Norme Tecniche (su questa osservazione molti suggerimenti erano stati forniti proprio dall’APTA).
Comunque, i tecnici Atriani “non sono scontenti dei premi conquistati, sono scontenti perche? non c’e? ancora un Piano operativo, convinti che un piano prima diventa operativo prima puo? essere ‘aggiustato’ per essere un piano adeguato per il territorio Atriano oltre che per i concorsi. Del resto, il compito principale di un Piano e? quello di essere rispondente alle esigenze del territorio, non quello di partecipare a concorsi a premi. Infine sul fantasioso tentativo dell’Assessore Felicione di spiegare le motivazioni dello spopolamento del Centro Storico, viene da chiedersi da cosa derivi questo astio nei riguardi dei tecnici per arrivare ad affermare che l’espansione della citta? e? avvenuta perche? conveniente per i tecnici che con ‘due schizzi’ progettano nuovi quartieri! I quartieri di espansione ovunque, e quindi anche in Atri e in tutto il suo territorio, sono stati il fenomeno della crescita economica, sono stati gestiti dai politici e non dai tecnici e se non sono stati dotati dei servizi che erano previsti negli strumenti urbanistici e? solo responsabilita? della classe politica che non ha ritenuto di investire in questa direzione. Anzi recentemente in alcune zone, le aree che erano previste a verde pubblico o attrezzature sono state date ai privati perche? vi installassero campi fotovoltaici. Giusto per essere coerenti con il risparmio del suolo!! Si puo? sicuramente affermare che la originalita? della spiegazione allo spopolamento data da Felicione sia effettivamente degna di un premio: quello della ignoranza, riconoscimento attribuito a chi non conosce adeguatamente l’argomento di cui parla. Del risentimento verso la nostra figura professionale non ne comprendiamo la motivazione, ma e? certo che la categoria dei Tecnici Atriani non permette a nessuno – concludono – di sparlare cosi? tanto e tanto facilmente contro di se?!”