Silvi, nucleo di valutazione: esposto in procura della minoranza

Silvi. I consiglieri dei gruppi di opposizione al Comune di Silvi hanno depositato ieri, in Procura, a Teramo, un esposto in cui si invita la magistratura a fare chiarezza sulla nomina dei membri del Nucleo di Valutazione interno a Palazzo di Città, che ha il compito di valutare l’operato di tutti i funzionari dell’ente.

 

Le minoranze lamentano presunte irregolarità nella nomina dei componenti, i quali, tra l’altro, non avrebbero la “comprovata esperienza” richiesta dalla legge. I dubbi, più in generale, riguardano l’intera procedura, in quanto non sarebbe stato redatto dalla Giunta alcun verbale contenente le motivazioni che hanno portato alla nomina, non sarebbe stata pubblicata la graduatoria di tutti i candidati ammessi alla selezione, non sarebbero stati pubblicati i curriculum vitae dei vincitori e gli esclusi non sarebbero stati neppure informati della loro esclusione.

 

 

 

“All’ente – spiega il capogruppo di Silvi Bellissima, Michele Cassone – sono pervenuti ben 25 curriculum vitae, ma la scelta è ricaduta su due candidati che, a parere dei consiglieri di minoranza, non avrebbero tutti i requisiti fondamentali richiesti dal bando e dalla legge ‘Brunetta’. In particolare si lamenta il fatto che mancherebbe il requisito fondamentale della ‘comprovata esperienza’ nel settore richiesto, non avendo i due mai ricoperto ruoli di responsabilità nello specifico settore. Invece sono pervenuti altri curriculum vitae che evidenziano comprovata esperienza e professionalità, ma che sono stati esclusi. Inoltre non risulta che nessuno dei candidati vincitori del bando sia stato sottoposto a colloquio, necessario per valutate il livello delle esperienze e, soprattutto, le capacità dell’interessato, o competenze specifiche, cioè quel complesso di caratteristiche personali intellettuali, manageriali, relazionali, realizzative, idonee a rivelare l’attitudine dell’interessato a inserirsi in una struttura nuova, destinata a diventare centrale nel processo di un reale cambiamento delle amministrazioni, così come invece richiesto dall’Autorità Nazionale Anticorruzione”.

 

 

 

 

“Per diverse ragioni, inoltre – prosegue Cassone – si ritiene quantomeno anomala la procedura adottata per l’intero procedimento: non è stato redatto dalla Giunta comunale alcun verbale da cui poter riscontrare le motivazioni che hanno portato alla scelta dei candidati, non è stata pubblicata la graduatoria di tutti i candidati ammessi alla selezione, non sono stati pubblicati, per stessa ammissione del segretario comunale durante l’ultimo Consiglio comunale, i curricula dei vincitori e i candidati esclusi non sono stati neanche avvisati della loro esclusione. Questo modo di agire – osserva il capogruppo di Silvi Bellissima – non sembra garantire la necessaria trasparenza richiesta per questo atto amministrativo dalla legge sulla trasparenza”.

“Infine – dice ancora Cassone – sembra palese l’incompatibilità del segretario comunale in qualità di membro interno del Nucleo di Valutazione, poiché si trova nella condizione di essere controllore e controllato. Infatti il Nucleo di Valutazione, di cui egli è presidente, dovrebbe valutare anche l’operato dello stesso segretario. Quindi verrebbe meno il requisito di indipendenza imposto dalla legge per questi tipi di organismi interni di valutazione”.

Nell’illustrare i contenuti dell’esposto e nel fare il punto della situazione, il consigliere di Silvi Bellissima parla di “situazioni molto spiacevoli che abbiamo cercato di illustrare in Consiglio comunale, con grande chiarezza e con documenti alla mano, anche ai consiglieri di maggioranza, con la speranza che potessero esercitare il loro diritto-dovere di controllo dell’operato della Giunta e quindi di accogliere la nostra richiesta di ritiro immediato dell’atto di nomina dei vincitori del bando; ritiro che avrebbe tutelato l’Ente e loro stessi. Purtroppo – sottolinea Cassone – hanno preferito ignorare la nostra richiesta e quindi si assumeranno anche loro, come i componenti della Giunta, le eventuali responsabilità che la Procura di Teramo riterrà di attribuirgli”.

“Purtroppo – va avanti il capogruppo – duole segnale anche l’operato e, soprattutto, l’atteggiamento assunto durante l’ultimo Consiglio dal segretario comunale, più preoccupato di giustificare l’operato della Giunta in questa circostanza che ad esaminare con imparzialità le indicazioni da me fornite con un articolato e dettagliato intervento in Aula. Il segretario ha definito ‘fuorvianti’ le mie dichiarazioni, mentre mi ero preoccupato solo di centrare il problema, evidenziando anche dei presunti vizi di forma del procedimento e citando leggi nazionali e pareri autorevoli di Corte dei Conti e di Autorità Nazionale Anti Corruzione, elementi che sembrerebbero dare ragione alla minoranza”.

“Sembrerebbero dichiarazioni più politiche che tecniche quelle rese durante i lavori del Consiglio dal segretario comunale, ma a lui ricordo che è stato chiamato, e solo per questo viene retribuito, per svolgere, super partes, azione di controllo e coordinamento delle attività amministrative dell’ente. Chi vuole fare politica deve prima candidarsi e poi farsi votare dai cittadini. E’ una situazione imbarazzante ed insostenibile a cui bisogna porre rimedio subito e il sindaco, Francesco Comignani, può farlo nominando un altro segretario comunale, visto che l’attuale – conclude Cassone – non gode più della necessaria fiducia imposta dal ruolo”.

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