Castiglione Messer Raimondo. Grande partecipazione all’incontro che si è tenuto nella Sala Polifunzionale del Comune di Castiglione Messer Raimondo per la presentazione del piano della Regione Abruzzo denominato ‘Progetto Strade Sicure Val Fino’. Una tavola rotonda alla quale hanno partecipato ben 400 persone interessate a conoscere le modalità con cui l’ente intende dare il via a una serie di interventi strutturali per migliorare i collegamenti intercomunali e provinciali con un sistema integrato di infrastrutture.
Otto i milioni di euro stimati che la Regione utilizzerà per quella che è stata definita una ‘strategia d’area’, rientrata tra l’altro insieme ad altre tre aree (Basso Sangro-Trigno, Valle del Giovenco-Roveto e Valle Subequana-Gran Sasso) nella cosiddetta ‘Strategia aree Interne”.
“E’ un progetto ambizioso, ma ben strutturato e di notevole importanza, sul quale è doveroso investire per migliorare nettamente la viabilità della zona” spiega in merito Luciano Monticelli, presidente della IV Commissione Consiliare Politiche Europee e Facilitatore delle aree interne, intervenuto alla presentazione assieme al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, a Giuseppe D’Ercole, sindaco di Castiglione Messer Raimondo, ai delegati della Provincia di Teramo, agli ingegneri Raffaele Di Gialluca ed Enrica Astolfi e all’architetto Roberta Giammarino. Presenti inoltre i sindaci dei Comuni di Arsita, Bisenti, Montefino, Castilenti e Atri.
Segnaletica orizzontale e verticale, adeguamento delle barriere di sicurezza, risoluzione dei cedimenti del corpo stradale e manutenzione straordinaria dei piani viabili gli interventi principali che il progetto intende mettere in opera. “La Val Fino – continua Monticelli – costituisce da questo punto di vista un’area geograficamente complessa, dove ad oggi non esiste l’omogeneità necessaria tra le valli che la compongono. Su questo territorio è presente una strada statale, la S.S. 81 e innumerevoli strade provinciali. A causa della particolare fragilità del territorio, disseminato di frane, smottamenti e avvallamenti, le arterie presentano un pessimo stato di fruibilità. Occorre pertanto darsi da fare per rivitalizzare la zona”.
Primo step è stata dunque la presentazione dello studio dell’area, realizzato dall’ingegner Di Gialluca, che ha messo in evidenza l’annoso problema legato ai ben 83 dissesti presenti sugli svincoli stradali ma anche la preziosità della stessa Val Fino, legata alla presenza di beni archeologici, architettonici e paesaggistici che ne fanno un territorio molto ricco dal punto di vista storico-culturale.
Le stesse Astolfi e Giammarino hanno evidenziato la presenza di importanti architetture religiose, castelli, fontane, palazzi signorili, oltre all’unicità degli 11 suggestivi mulini presenti nella zona tra Arsita e Bisenti.
Un’area, insomma, sulla quale è opportuno investire sotto numerosi aspetti e per la quale lo stesso presidente D’Alfonso, presente all’incontro, ha assicurato il reperimento delle somme necessarie alla realizzazione del progetto.