Nella seduta del consiglio comunale di martedì, anche il Comune di Roseto ha recepito tutti gli aspetti normativi a tecnici della legge regionale 16 (quella del Piano casa), che prevede una serie di benefici per quanto concerne l’ampliamento della superficie residenziale dei vari immobili. La normativa, infatti, offre la possibilità di aumentare del 20% la superficie residenziale degli immobili esistenti al 31 marzo del 2009 (fino ad un massimo di 200 metri cubi), benefici urbanistici che crescono fino al 35% nel caso di demolizioni integrali, e successive ricostruzioni, per gli edifici costruiti prima del 31 marzo del 2009. “ In questo caso” come recita una nota diffusa dal Comune di Roseto, “ sarà necessario i permesso a costruire il rispetto di determinati requisiti”. I nuovi fabbricati, infatti, dovranno rispondere a tutta una serie di standard da un punto di vista energetico, tecnologico e di sicurezza (anche sismica). Inoltre dovranno essere utilizzate nella costruzione tecniche innovative (bioedilzia), per le quali è previsto sia l’uso di fonti di energia rinnovabile che dispostivi finalizzati al risparmio e al riutilizzo delle risorse idriche. Il campo di applicazione della nuova normativa, però, avrà delle limitazioni che riguardano la zona centrale di Roseto (definita nucleo antico), i centri storici (Montepagano, Cologna Paese e Casale) e il nucleo antico di Santa Lucia. “Siamo tra i primi comuni ad aver recepito la Legge regionale”, sottolinea l’Assessore all’urbanistica Enzo Frattari, “dando così una risposta immediata rispetto alle esigenze di ampliamento e ristrutturazione di piccole abitazioni. Nel recepimento della normativa regionale, l’amministrazione ha scelto di mitigare l’impatto della legge, andando ad armonizzare il tutto con la valorizzazione dell’antico e dei centri storici esistenti. Nella stesura del documento infine abbiamo guardato in prospettiva al nuovo Piano Regolatore, con particolare attenzione rispetto alle aree più densamente popolate”.