Atri. “Basta per favore basta! Fate tutti un passo indietro, siamo stufi!” Lo ha scritto sulla pagina facebook il Comitato San Liberatore non si tocca riferendosi alle ultime dichiarazioni dei partiti politici atriani.
Per il Comitato “l’Ospedale di Atri non sarà più un ospedale per acuti, lo si è programmato anni fa nonostante i politici locali di centrodestra in quel tempo non hanno mai avuto il coraggio di prendere posizioni forti ma si limitarono solo a rassicurare la popolazione basando le loro argomentazioni sul nulla. Sì sul nulla perché si voleva gettare fumo negli occhi dei cittadini parlando di nuove strumentazioni (litotritore, TAC, risonanza) in arrivo all’Ospedale di Atri ma nel frattempo in realtà alcuni reparti chiudevano, altri venivano declassati, altri ancora come il punto nascita venivano condannati alla fine grazie agli investimenti fatti in altri presidi come Sant’Omero. A parole l’Ospedale di Atri non sarebbe mai stato penalizzato, nella realtà nessun investimento ha mai riguardato il nostro presidio ed intanto si decideva di costruire 5 nuovi Ospedali tra cui Giulianova, ed intanto si decideva di potenziare l’Ospedale di Penne ed Atri mai considerata se non per avere il litotritore o una Tac, fateci il favore! Poi sono arrivati i paladini della giustizia, quelli del centrosinistra che sembrava come scopo di vita avessero solo la difesa dell’Ospedale, si a chiacchiere anche loro. Sono andati al governo regionale e non hanno fatto altro che proseguire la strada tracciata precedentemente, quello dello smantellamento ed il declassamento del nostro Ospedale. Non hanno perso tempo, hanno chiuso subito il punto nascita ed in futuro colpiranno il Pronto Soccorso e quale sviluppo potremmo avere a questo punto se non diventare un Ospedale per lungodegenti! Ed in città ancora continuano a parlare tutti i politici, .la maggioranza di centrodestra che ora si ricorda che il TAR è uno strumento di difesa ma alcuni anni fa non lo pensava minimamente considerando addirittura come allarmisti chi aveva capito quale fosse il nostro futuro. Parla ancora il Pd che è sempre a favore del nostro Ospedale, che si autosospende ma che forse in piena crisi di identità ancora comprende che la Regione è in mano a loro e ci stanno distruggendo. Sono del PD ma contro il PD questo il loro ritornello, fateci il favore anche voi! C’è Abruzzo Civico che come il PD si schiera a favore dell’Ospedale ma anche loro sono al governo regionale e si tengono a distanza dal prendere decisioni forti preferendo stare al potere: sono contro anche loro ma stanno con chi ha in mano i fili del gioco. E poi ci siamo noi e i 16000 cittadini che assistiamo increduli a quanto oggi affermano i partiti politici locali, chiedono unità in questa battagli, .bravi a parole ma nei fatti alle nostre richieste di unità non hanno mai risposto, in questi mesi non hanno mai capito o fatto finta di non capire che i cittadini sono già uniti, hanno paura di perdere il ruolo di protagonisti perché un domani si rivoterà e vogliono vincere grazie alla battaglia per l’Ospedale.
Per il Comitato Il San Liberatore non si tocca la situazione è chiara: “cari signori purtoppo abbiamo già perso tutti. Abbiamo perso il nostro ospedale e voi come protagonisti della scena politica atriana, visto che siete sempre gli stessi da anni a parlare, dovreste farvi alcune domande. Siamo stufi e non abbiamo paura a dirlo! Confidiamo nel ricorso al Tar e dopo, per favore, abbiate il pudore di non prenderci più in giro”.