Roseto.” E’ singolare la controreplica di SEL e dimostra ancora una volta come gli esponenti locali del partito di Vendola non leggono bene i comunicati stampa altrui e probabilmente non conoscono le leggi. Segno tangibile non solo della mancanza di contenuti, che li espone all’ennesima gaffe, nel tentativo maldestro di dimostrare la loro esistenza nel dibattito pubblico locale, ma che sottolinea anche le evidenti fratture nel centrosinistra locale vista la perenne polemica col PD rosetano”.
Lo ha dichiarato Francesco Di Giuseppe, portavoce comunale di Fratelli d’Italia-AN, precisando di non considerare “l’intervento di sistemazione dell’argine di Coste Lanciano un ‘cerotto’ bensì, come già manifestato in altre occasioni, la risoluzione concreta di un problema serio che si è amplificato negli anni, anche a causa dei silenti esponenti di SEL che non hanno mai disturbato né spronato il monocolore PD a tutelare maggiormente il territorio durante i lunghi anni alla guida della città”.
Per Di Giuseppe “nella controreplica SEL dimostra anche di non conoscere le leggi sostenendo che qualcuno avrebbe scelto di sottoporre il progetto dell’opera al parere della Soprintendenza: non si sceglie di sottoporsi ad un parere, è un obbligo di legge previsto dal D.lgs. 42/2004! Inoltre vorremmo segnalare che la Soprintendente Maria Giulia Picchione è stata nominata all’inizio del mese di marzo, bastava sfogliare i quotidiani locali, tant’è che la stessa Soprintendente ha apposto la sua firma sul parere per il ripristino dell’argine del Fiume Tordino in località Coste Lanciano il 25 marzo scorso e lo ha inviato alla Regione. Oltre un mese prima della passerella, altro che ‘Regione facile e veloce’. Questa sinistra dimostra ogni giorno di più di essere inadeguata a rappresentare un’alternativa non solo per il governo della città, perché alle passerelle non aggiunge uno straccio di proposta – conclude Di Giuseppe – ma anche nella semplice dialettica politica, ormai fanno solo chiacchiere da bar”.