Nereto, espropri zona industriale: l’interrogazione del M5S. Atti alla Corte dei Conti

Nereto. Una corposa interrogazione per chiedere lumi sulla recente sentenza della Corte d’Appello, che ha condannato il Comune di Nereto a sborsare 250mila euro per un esproprio all’interno della zona industriale.

 

 

 

L’interrogazione, a risposta scritta, presentata dal M5S, è rivolta agli amministratori e ai responsabili degli uffici amministrativi (oltre che tecnici) degli uffici interessati dalla questione.

 

 

Questione spinosa come è noto, visto che sulla tematica è ancora pendente una ulteriore causa, che potrebbe poi avere effetti deleteri per le casse comunali.

In ogni caso, sulla sentenza passata in giudicato sono diversi gli interrogativi avanzati dai Pentastellati.

 

Queste le domande
Perché il Comune di Nereto ha revocato o risolto l’impegno di assegnare il lotto al ricorrente. così da rimanere unico debitore nei confronti della proprietaria espropriata quando, diversamente, l’importo sarebbe stato pagato dalla assegnataria e non dal Comune?

Perché gli amministratori non hanno mai affrontato questo gravoso problema, in modo concreto, creando così danni alle casse comunali e, da ultimo, alle tasche dei cittadini? (spese che si potevano evitare e che non lo sono state; come si potrebbero risparmiare quelle che si stanno sostenendo anche per i costi degli Avvocati per la cause in piedi) Il danno è, poi, ancor più rilevante se si considera che l’altra causa ( n. 574/2003 ) dovrà accertare i vari indennizzi (di esproprio, di occupazione, di deprezzamento alla residua proprietà, compresi i fabbricati e di altra natura su circa cinque ettari), facendo rischiare di far pagare ai cittadini somme rilevantissime per i detti risarcimenti o indennizzi. Dalla perizia fatta espletare dalla Corte d’Appello e riconosciuta dalla sentenza n. 960 limitatamente ai mq. 4432, l’indennità di espropriazione è pari ad € 2.028.786 (da limitarsi, forse, ad € 250.000 circa oltre interessi e rivalutazione), l’indennità per l’azienda agricola è stata quantificata in € 93.836 oltre interessi e rivalutazione, l’indennità per i soprassuoli è pari ad € 6.420, l’indennizzo per i pregiudizi alla residua proprietà pari ad € 324.000, l’indennità di occupazione pari ad € 760.736 oltre interessi e rivalutazione. Sono tutti dati desunti dalla Perizia fatta eseguire dalla Corte d’Appello de L’Aquila, avuta in seguito ad accesso.
Perché gli amministratori continuano a sperperare i denari dei cittadini con l’aggravio delle spese per pagare gli avvocati che difendono il Comune al solo fine di mantenere una zona industriale ove, tra l’altro, le industrie ed i capannoni sono in larga parte chiusi? Sotto quest’ultimo aspetto risulta dalla documentazione la pendenza di causa amministrativa, i cui costi ricadranno, ancora una volta, sulle tasche dei cittadini, ma tutti sono in silenzio.
Questi importi rappresenterebbero danni erariali di cui dovrebbero essere responsabili gli amministratori, passati e presenti, che continuano a persistere nell’omettere di affrontare questo enorme contenzioso, pregiudicando le casse del Comune e quelle dei Cittadini che, alla fine, saranno chiamati a pagare per le disamministrazioni, passate e presenti.

 

 
Affinché i cittadini non siano ulteriormente e gravemente danneggiati il Movimento 5 Stelle Nereto chiede di trasmettere gli atti alla Corte dei Conti, unico organo giudiziario chiamato a giudicare sulla sussistenza dei danni erariali e sulle Responsabilità degli Amministratori, passati e presenti, ciascuno per i propri ruoli e parzialmente per il periodo esercitato nelle funzioni pubbliche.

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