Nereto. Auto a benzina, con il pieno di gasolio. Pieni al distributore, per lo stesso automezzo, effettuati a distanza di un’ora uno dall’altro. Rifornimenti all’autobus comunale nei giorni nei quali l’autista (l’unico deputato a guidarlo) era in ferie e dunque il mezzo non circolava.
Sono solo alcune delle anomalie nel consumo di carburante per i mezzi in dotazione al Comune di Nereto. Anomalie rilevate nel periodo compreso tra il 2012 e 2013 e che sono riassunte in una relazione del segretario comunale dell’ente (peraltro già trasmessa alle autorità giudiziarie, oltre che al vicesindaco e all’assessore ai lavori pubblici). Dati, relazioni e atti amministrativi che sono presenti in memoriale che ora viene reso pubblica dal Movimento 5 Stelle (guidato in consiglio comunale da Donatella Amabili) che di recente ha effettuato, per chiarire i termini della vicenda, un accesso agli atti. Una relazione ricca di elementi quanto meno strani.
Questo un passaggio della relazione
Nella relazione si legge che “La Società […] sollecitava il Comune di Nereto al pagamento delle fatture relativa alla fornitura di carburante.
La responsabile del Settore Finanziario […] rilevava un eccesso di consumo di carburante, facendo rilevare che nello medesimo giorno “lo stesso automezzo” aveva fatto il pieno di carburante nell’arco di un’ora”.
Dopo una serie promesse relative a dovuti controlli nonché di solleciti per effettuarli da parte di alcuni amministratori dell’epoca (tutto dettagliatamente riportato nella relazione in oggetto) si evince che con una serie di determinazioni, si liquidava, tra le tante, ” A/1) la somma di € 398,71, come da fattura di dettaglio […] ove l’automezzo tg: AA66229, alimentato a benzina, in data 14/6/2012, veniva rifornito con gasolio;
[…]
B/1) la somma di € 669,81, come da fattura di dettaglio […] ove l’autovettura targato BC291RA, in data 22-24-26 – 29 ottobre 2012, veniva rifornito con gasolio.
Si evidenzia che la medesima autovettura nella giornata 24.10.2012, alle ore 12,09 veniva rifornita prima con benzina e dopo circa un minuto, precisamente, alle 12,10 veniva rifornita con gasolio;
[…]
Si evidenzia che nella giornata del 14.11.2012 l’automezzo targato BH230KY (autobus) alle ore 9,10, veniva rifornito con gasolio per una quantità di lt 246,90 e subito dopo alle ore 9,51 veniva nuovamente rifornito sempre con gasolio per una quantità di lt. 249,72. […]”
Si legge inoltre che “ l’autobus – gran turismo – tg BH230KY – è stato rifornito di gasolio nella giornata del 2 gennaio 2013 per n. lt. 232,92 ed il giorno dopo, precisamente il 3 gennaio per ulteriori lt. n. 233,76 come da fattura di dettaglio […]. A tal proposito in data 17/10/2014 il dipendente comunale, signor […] ha dichiarato che nelle giornate del 2 e 3 gennaio 2013, trovavasi in ferie (festività natalizie) e pertanto non era possibile che tale automezzo potesse essere rifornito di gasolio, in quanto nessun altro dipendente lo poteva guidare, conferma di non aver provveduto, in tali giornate, a rifornire di gasolio tale automezzo; inoltre ha aggiunto che tra la fine del dicembre 2012 ed inizio gennaio 2013 ha consegnato la scheda carburante al dipendente comunale […] che gliela aveva espressamente richiesta.
Inoltre il signor […] ha dichiarato che ha provveduto ad eseguire l’ultimo rifornimento all’autobus tg. BH230KY nel mese di dicembre e precisamente quando si dovevano trasportare gli anziani a San Marino, viaggio che non fu più effettuato causa neve.”
” E’ doveroso precisare”, sottolinea Donatella Amabili, che il carburante in questione è stato pagato con denaro pubblico,ossia denaro di tutti, ergo cari neretesi, questo è uno dei modi con cui vengono spesi i vostri soldi.
Chi sbaglia deve pagare e non, come sempre, noi cittadini! E’ ora di dire basta.
Il Movimento 5 Stelle Nereto auspica che chi ha sbagliato se ne assuma le responsabilità e che i nostri amministratori (passati e presenti) abbiano premura di informare la cittadinanza non solo circa feste e fiere, ma anche in merito a fatti così gravi che si consumano all’interno (ed anche all’esterno) delle stanze comunali, altrimenti non ci resta che pensare che “chi tace, acconsente”.