Silvi, via libera al “Piano Casa”

ass_silvi_urb_piero_mazzoneSilvi. Silvi approva il Piano Casa, “una grande occasione di rilancio dell’economia della città e un serio sostegno al settore edilizio e alle aspettative di tanti cittadini” come lo ha definito l’assessore all’urbanistica Piero Mazzone (nella foto).

Nella seduta consigliare del 3 febbraio scorso sono stati approvati i provvedimenti sugli interventi straordinari sul patrimonio edilizio esistente. E’ l’applicazione sul territorio comunale di Silvi del cosiddetto “Piano casa”. Come è noto, la Regione ha dato ai Comuni la facoltà di escludere dall’applicabilità delle norme specifici immobili o ambiti del proprio territorio per ragioni di natura urbanistica, edilizia, paesaggistica, ambientale.

A Silvi, in pratica, sono escluse le zone del lungomare e del centro storico. Infatti l’Amministrazione Comunale di Silvi, in considerazione della specificità del contesto territoriale e del percorso avviato di redazione dei nuovi strumenti di pianificazione, ha deciso di limitare l’applicazione del Piano Casa “in quelle aree dove è auspicabile un elevato grado di tutela dal punto di vista paesaggistico”, come per esempio nel centro storico di Silvi Paese ed inoltre di escludere “la zona già densamente edificata a confine con il demanio marittimo posta a est di via Colombo, Via Arrigo Rossi, Via Garibaldi e Via Taranto fino al sottopasso Marcelli”.

Due le condizioni principali dettate dal Piano Casa approvato a Silvi: il primo è che gli interventi dovranno rispettare i limiti delle distanza minime dai fabbricati limitrofi e le altezze massime previste dalla normativa edilizia vigente, inoltre l’adeguamento antisismico. In più, nel corso del consiglio comunale, un emendamento proposto dalla maggioranza ha reso applicabile il Piano Casa anche alla zona agricola ma relativamente ai soli edifici destinati a civile abitazione. “E’ un buon provvedimento”, afferma l’assessore Mazzone, “perché di fatto in sintonia con il percorso dei nostri Piano Urbanistici. Credo che in questo modo si mantenga inalterato l’obiettivo di rilanciare l’edilizia, ma in maniera equilibrata, rispettando le caratteristiche del territorio, in particolare delle tutele ambientali, paesaggistiche e architettoniche degli edifici, dando risposte strutturali al tema della sicurezza, cominciando dalla normativa antisismica e del risparmio energetico, garantendo “recupero” e riqualificazione”.

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