Tortoreto. Il montacarichi che non funziona e un Lsu che chiede lumi sulla vicenda, ma viene redarguito perchè “troppo impiccione”.
La storia viene raccontata sul blog del Movimento 5 Stelle di Tortoreto. Storia che investe un problema atavico della struttura scolastica, il montacarichi collocato nell’edificio che, ora, ospita, le scuole elementari e presunti provvedimenti ” punitivi” nei confronti di un lavoratore Lsu (attivista dello stesso movimento), che dopo aver preso posizione su una vicenda in particolare, sarebbe stato invitato a svolgere le proprie mansioni davanti alle scuole del Paese.
La questione si sarebbe originata nei giorni scorsi. Una nonna che deve accompagnare il nipotino, con le stampelle, a scuola, per le scale (il montacarichi per disabili non sarebbe mai entrato in funzione), anticipando ovviamente gli orari di entrata e di uscita da scuola.
Il lavoratore, che nota quello che accade, come raccontano i “pentastellati”, cerca di parlarne con la dirigenza scolastica e sopratutto cerca di capire del perchè nessuno interviene.
“Accade che quel cittadino è anche un LSU”, si legge in una nota, “che sta prestando la sua opera proprio davanti alla scuola viene immediatamente convocato in Comune dove gli viene chiesto di spostare il suo servizio alla scuola del Paese, ma lui non può perché al momento non ha un mezzo idoneo”.
La storia del montacarichi che non funziona, però, anima ancora lo spirito di osservazione del cittadino-lavoratore.
“Allora viene convocato senza indugio per essere redarguito su presunte foto che avrebbe scattato all’interno della scuola, al bambino con le stampelle.