Giulianova. “Il mirabolante progetto Paride promosso dalla provincia di Teramo, che doveva ammodernare il sistema di illuminazione pubblica Giuliese, inizia
a fare acqua da tutte le parti. Molti comuni si sono già sfilati da questo piano energetico che nel migliore dei casi terminerà nel 2021: Atri, Corropoli, Campli, Roseto degli Abruzzi e la scorsa settimana Alba Adriatica sono tornati sui loro passi per via delle tempistiche di realizzazione troppo lunghe”.
Ha commentato il Movimento 5 Stelle Giulianova, spiegando che “la lungaggine non risulta essere l’unico problema: con nota del 10 febbraio, l’Ordine degli ingegneri di Teramo contesta il bando di gara per l’affidamento del servizio di realizzazione e gestione della nuova rete di illuminazione Led, in quanto i requisiti di partecipazione sono mirati a grosse aziende escludendo tutte le piccole e medie imprese che gravano sui nostri territori. Molto strano, anzi no! Gare ad hoc cucite su misura per favorire qualcuno. Siamo sicuri che a guadagnarci non siano le solite grandi aziende che lavorano nel settore energetico?”
Gli attivisti giuliesi chiedono alla giunta Mastromauro “di abbandonare come hanno fatto i comuni limitrofi il Progetto Paride, un progetto dalla dubbia funzionalità e dall’incerto risultato in termini di ricaduta economica e di lavoro. Dinanzi a questi dubbi siamo convinti che si possa pensare a progetti alternativi ben più sostenibili e che diano una mano alle tante ditte e ai molti professionisti che lavorano sul territorio. Intanto chiediamo, in maniera collaborativa, di pubblicare on-line gli elaborati tecnici della mappatura della rete dell’illuminazione fatta a seguito della ricognizione costata ai contribuenti 30.000 euro circa con atto n. 420 del 09.07.2013”.
La luce di Paride è “sempre più fioca” e il Movimento 5 Stelle – Giulianova chiede di spegnerla definitivamente.