Roseto. “Governare una città non significa avere le chiavi del palazzo che permettono di accedere alla stanza dei bottoni; governare una città significa avere una idea progettuale di sviluppo del territorio che in maniera armonica dia una prospettiva futura. Per questo è importante che città come la nostra, con un territorio vasto ed esteso, si dotino di uno strumento urbanistico moderno in grado di cogliere e sfruttare tutte le peculiarità e le occasioni di sviluppo armonico del territorio”.
Lo ha dichiarato il PD rosetano, rispondendo così ai consiglieri PdL sulla variante Cosmo (Globo): “Siamo, per questo, contrari a varianti urbanistiche adottate a colpi di maggioranza che non tengono conto del contesto in cui si inseriscono con gravi danni per la viabilità, per i servizi, le infrastrutture e per la qualità della vita. Chiunque pensa, come il gruppo del PDL locale (esiste ancora solo a Roseto) che varianti urbanistiche ad hoc possano creare sviluppo e ricchezza ad un territorio, dimostra di avere una visione ridotta e limitata della cosa pubblica che non va oltre il proprio naso. Questo modo di operare crea solo dei precedenti per richieste di altri imprenditori, che legittimamente intendono investire sul territorio ma che la politica ha l’obbligo di inserire in un contesto di sviluppo molto più ampio, altrimenti l’amministratore pubblico si riduce ad essere esecutore e burocrate di privati investitori al pari di un amministratore di condominio”.
Per i democratici “le varianti alla Norante e Di Giuseppe maniera non rientrano nel nostro modo di fare ed intendere lo sviluppo della città soprattutto perché la collettività non ne trae i dovuti benefici. Agli illustri esponenti del partito che non esiste più, prima di dare giudizi sul nostro operato, consigliamo di preoccuparsi del loro modo di governare e dei danni che stanno arrecando a questa città. I cittadini ci apprezzano e stimano prima che come politici come uomini e professionisti. Non siamo certi che loro possano dire la stessa cosa”.