Cirsu verso il fallimento, le minoranze di Mosciano e Bellante chiedono consiglio comunale straordinario

Notaresco. Il Cirsu verso il fallimento (dopo il pronunciamento della Corte d’Appello) e le liste civiche di minoranza, Mosciano Nostra e Bellante Uniti si Può, commentano “sarebbe troppo comodo e risibile affermare: ‘l’avevamo detto'(e non lo faremo) ovvero tornare a ripetere che gli atti e tutto quanto predisposto dai vari CdA succedutisi negli ultimi anni alla guida di Cirsu, avrebbero percorso, come hanno, di fatto percorso, la direzione opposta, rispetto a quella della legittimità, della salute, dell’ambiente, della tutela dei posti di lavoro per gli ex Sogesa”.

Ai consiglieri Maria Cristina Cianella (Mosciano Nostra), Flaviana Pavan, Claudio Di Matteo, Giovanni Pompizii, Emidio Di Sabatino (Bellante Uniti si Può) non sono sfuggiti i dubbi dei democratici di Notaresco in merito al Consorzio dei rifiuti e del ruole dell’amministrazione comunale e precisano: “Le domande che il PD di Notaresco solleva alla sua maggioranza sono le stesse che, da sempre, abbiamoo posto, nei consigli comunali e non, al PD di Bellante e Mosciano appunto; cittadine storicamente legate alla vicenda Cirsu, fin dalla sua nascita. Ad oggi tutte le rimostranze mosse in merito a trasparenza, chiarezza, legittimità delle azioni condotte dalla partecipata sono state, nei consigli comunali, sempre rinviate al mittente, seppur suffragate, nel merito ed in seguito, dalle censure dei Tribunali. Oggi si parla e di dovrà parlare, nelle istituzioni, di fallibilità di Cirsu, ieri si sarebbe dovuto parlare (e ciò non è avvenuto) della contrarietà espressa dal TAR all’operazione Nuova Era Spa; operazione votata a favore dal PD di Mosciano e Bellante, quello stesso PD che è stato promotore, per la sua parte, delle nomine dei componenti dell’attuale CDA e che, a Notaresco, solleva i medesimi dubbi di cui, da sempre, le minoranze in questione sono state portatrici. Quello che interessa sottolineare in questa sede è che i Comuni di Bellante e Mosciano, da sempre caratterizzati dallo stesso colore politico, hanno svolto ruoli da protagonista nello sviluppo della storia di Cirsu, ma ancor prima nella storia dell’ormai fallita Sogesa, sia per quanto riguarda le politiche adottate dalle partecipate stesse, ma soprattutto nella scelta dei designati all’amministrazione di queste ultime; designati che, nonostante il dichiarato fallimento delle scelte dagli stessi adottate, continuano ad essere nominati in altre società pubbliche e/o a partecipazione pubblica, quasi fosse un merito lo sbaglio nell’amministrazione dei soldi pubblici”.

Mosciano Nostra e Bellante Uniti si può ricordano che  Si ricorda, inoltre, che le Minoranze che “ancora devono essere formalmente ricevute dall’attuale CDA.  Adesso comprendiamo i probabili motivi del mancato rendez-vous con chi è a carico dei cittadini. In attesa che questo rendez-vous casomai si verifichi, i consiglieri di Bellante e Mosciano chiedono, da subito, la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario, per discutere di quanto decretato dalla Corte d’appello de l’Aquila, nonché dei risvolti che la fallibilità Cirsu avrà nei confronti dei Comuni consorziati. Domande, queste, a cui le Maggioranze politiche dei Comuni Cirsu, di qualsiasi colore, non potranno e non dovranno sottrarsi”.

Nel frattempo Maria Cristina Cianella (Mosciano Nostra), Flaviana Pavan, Claudio Di Matteo, Giovanni Pompizii, Emidio Di Sabatino si sono messi a disposizione della Magistratura, per tutti i provvedimenti del caso.

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