Tortoreto. In questi ultimi anni stiamo assistendo allo spopolamento del Centro storico con le case che vengono acquistate da residenti di altri Comuni, e poi tenute chiuse.
Eppure esso racchiude ancora la sua lunga storia nei palazzi, nelle chiese con i capolavori di arte pittorica, nelle piazze, nei più di venti rue mal denominate e, peggio ancora, non segnalate nelle sue vie principali; XX Settembre e Circonvallazione splendidamente panoramiche, nella sua Fortellezza Belvedere massacrata dal cemento ma ancora uno dei punti panoramici più belli ed ampi della Costa Adriatica, che spazia dal Gran Sasso alla Costa Croata, alle Marche a nord e a sud fino alla Maiella ed alla costa antistante, senza dimenticare il cinquecentesco torrione d’avvistamento pieno di sporco e non agibile per i turisti.
C’è stata modernizzazione a partire dagli anni ’70 del secolo scorso con il recupero delle opere urbane ed artistiche, lo sviluppo delle attività gastronomiche, anche per il contributo del parroco Don Corrado a cui l’amministrazione comunale nega qualsiasi riconoscimento, neppure l’intitolazione di una piazza o giardino.
Occorre molto altro per uscire dallo spopolamento: occorre mettere in sicurezza tutte le strutture pubbliche e private, anche portando a compimento lo studio antisismico iniziato con l’Assessore Tartarelli e scomparso dalla discussione.
È necessario fare scelte politiche forti per consolidare la permanenza delle scuole, dell’asilo, della farmacia, della stessa parrocchia, delle poste, del palazzo municipale che, piano piano, si desertifica.
Occorre valutare anche con la parrocchia, una gestione condivisa della conservazione e fruizione delle opere d’arte architettoniche e pittoriche, concordando le spese comuni e le modalità di apertura al pubblico ponendo l’attenzione sui capolavori esistenti evitando mostre e convegni fuori posto che spesso deturpano le chiese e i luoghi d’arte stessi.
Per le mostre vi sono due edifici comunali; il palazzo dell’asilo e lo storico palazzo comunale di via XX Settembre, che è ormai desertificato e che può essere adibito a centro d’archivio storico da recuperare e riportare da Mosciano Sant’Angelo a Tortoreto, nel Centro Storico.
Insieme all’archivio storico, nell’edificio c’è spazio per le mostre serie e per incontri culturali nel salone del Consiglio comunale.
Manca ancora il piano particolareggiato di cui si parla e si fa campagna elettorale da oltre 10 anni, con il quale creare un corpo normativo organico, con regole precise ed applicabili per tutti, evitando le sveltine di oggi a favore di qualcuno.
Norme per i colori delle facciate, per il materiale delle porte e finestre, per ridare spazio e possibilità urbanistiche alle attività artigianali e commerciali ed alle ristrutturazioni convenienti delle abitazioni.
È urgente ed indispensabile rivedere il progetto di sistemazione della Fortellezza e la sua realizzazione e investire nella costruzione di parcheggi nelle zone sottostanti le due vie principali. Occorre adottare politiche fiscali di vantaggio per le case abitate, adeguamenti lungo tutto l’abitato fuori dal centro storico, che occupa una vasta area lungo tutti i lati con parchi, piazze, servizi.
Auspichiamo infine, un ritorno dei cittadini alla partecipazione attiva della vita pubblica sviluppando una forte sinergia e collaborazione tra gli operatori turistici ed economici del Centro Storico, del Lido, di Salino, Cavatassi, Terrabianca, Colle Luna, per una crescita economica, occupazionale, turistica e culturale di tutto il territorio che è e deve rimanere Tortoreto nella sua ricchezza di varietà. (gruppo consiliare Tortoreto nel Cuore)