Martinsicuro. La polemica a Martinsicuro, corre, in questi giorni, sulla realizzazione dello sgambatoio per cani nella zona nord. I residenti hanno avviato una raccolta di firme per chiedere all’ente di rivedere la progettualità.
Intervento che si innesta nel progetto Mytol, per la riqualificazione urbana nella zona compresa tra via del Castellano e via Ticino. Opera che, come spiega l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Paolo Camaioni, che si innesta in un contesto che prevede una nuova illuminazione, nuove panchine e la valorizzazione del percorso per bici e pedoni, finalizzata ad obiettivo per la sicurezza sociale richiesta, a gran voce, da anni, dal quartiere.
“La raccolta di 97 firme”, si legge in una nota, ” e l’accusa di un mancato coinvolgimento da parte di alcuni residenti ci lasciano assolutamente perplessi e sbalorditi. E’ appena il caso di ricordare che questo progetto è stato avviato con Delibera di Giunta n. 150 del 13 Dicembre 2012, finanziato dalla Regione ad aprile del 2013 e preceduto da ben 4 incontri pubblici sull’argomento tenuti in Sala Consiliare (25 ottobre 2013, 31 gennaio 2014, 3 aprile 2014, 13 gennaio 2015).
Incontri, ci teniamo a ricordarlo, ben pubblicizzati sul territorio persino con la fonica e la distribuzione di inviti a tutti gli alunni delle Scuole di ogni ordine e grado.
Ebbene, in nessuno di questi incontri abbiamo riscontrato lamentele o osservazioni specifiche da parte di nessuno per cui ora appare alquanto strumentale sollevare delle problematiche .
Diverso discorso vale per i rilievi mossi dai rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che in alcune occasioni hanno espresso ben altra lungimiranza ma che, in questo caso, dimostrano una scarsa conoscenza delle dinamiche amministrative.
Il progetto Mytol non ha implicato nessuna modifica al Prg: la decisione di posizionare lo sgambatoio in quell’area è dettata dal fatto che è l’unica area comunale a ridosso del Cavatò e ultimo, ma più importante, pensare di inserire la realizzazione dello spazio nel progetto ha dato maggiori garanzie di finanziamento da parte della Regione Abruzzo che, lo ricordiamo, ha contribuito con una somma di 50.000 euro su un importo complessivo di 81.500.
Infine vogliamo ricordare, per l’ennesima volta ai grillini, che questa amministrazione lavora quotidianamente con il massimo impegno ed energia coadiuvata dal personale interno che anche in questo caso ha dimostrato le adeguate competenze: prova ne sia l’ottenimento del finanziamento, che non sempre è scontato, ma viene rilasciato solo sulla scorta di progetti presentati in maniera impeccabile.
Cogliamo l’occasione per ringraziare anche chi ci ha comunicato l’apprezzamento per una riqualificazione attesa da anni e che finalmente viene realizzata pensando alle necessità di tanti, e siamo certi che anche tra i firmatari, se avessero ritenuto opportuno farsi ben illustrare il progetto e quello che sarà il risultato finale c’è chi tornerebbe sui suoi passi”.
La posizione del Pd. “Quella di non ascoltare la voce dei cittadini è ormai la prassi di questa amministrazione. Noi siamo convinti che uno “sgambatoio”, in un paese che abbia senso civico, può trovarsi anche in un quartiere più
centrale ed ad alta densità abitativa, anzi, è lì che certe strutture sono essenziali. Se per “sgambatoio” intendiamo un luogo attrezzato dove si porta il cane a fare i bisogni, e civilmente, vengono raccolti e gettati negli appositi secchi con sacchetto sigillato, allora perché non pensarlo in quelle zone. I quartieri dovrebbero pretendere questo spazio ma anche aree verdi attrezzate con giochi e spazi per attività sportive e ricreative. Se invece si intende un posto dove portare il cane a lasciare ai posteri un ricordo di quel che ha mangiato il giorno precedente, allora siamo d’accordo con i residenti del quartiere.
Crediamo che sia davvero importante la partecipazione e la segnalazione da parte dei cittadini li dove vengano avvistati atti vandalici e situazioni con poco senso di civiltà. Del resto la partecipazione dei quartieri e dei cittadini tutti è fondamentale perché questa amministrazione è inesistente e se vogliamo salvare quanto di bello
esiste a Martinsicuro bisogna iniziare a partecipazione attivamente alle
politiche del paese.Non è possibile pensare che se una struttura non viene utilizzata vuol dire che non serve alla collettività. Il nostro paese a bisogno di luoghi aggregativi e di strutture ricettive e non di parcheggi e cemento
che rischiano di diventare spazi dediti a traffici illeciti. Partecipiamo, usciamo fuori dal guscio e pretendiamo spazi per vivere le relazioni e veder crescere in modo sano i nostri figli”.