Pescara. “Nuove ambiguità procedurali sul controverso progetto di rimodulazione di viale Marconi”.
A denunciarle è il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli, che riferisce: “Malgrado il cantiere infinito, il Comune non ha sollevato contestazioni alle ditte incaricate, che continuano per giunta a risultare destinatarie di nuovi affidamenti diretti: almeno in un caso tuttavia le determine sarebbero state pubblicate a lavori conclusi”.
Dopo quasi 800 giorni dall’apertura del cantiere e nuovi affidamenti diretti da parte del Comune per il ripristino di vari tombini chiusi dall’asfalto, Blasioli ha chiesto l’accesso civico generalizzato agli atti.
Diversi i quesiti sollevati dal consigliere regionale, a partire dalla data di consegna dei lavori – avvenuta il 26 agosto scorso – per il ripristino di chiusini e caditoie e per la sistemazione di aree verdi nei pressi delle rotatorie costruite: “Mancano date certe dei protocolli e trasmissione del verbale di consegna tra direttore dei lavori e rup”, afferma Blasioli, “e i due verbali di consegna indicano come tempistiche di esecuzione dei lavori rispettivamente sei e sette giorni, e quindi un termine fissato nel primo caso per il 1 settembre 2022 e nel secondo per il 5 settembre 2022″.
Interrogando assessorati e uffici comunali, Blasioli riferisce che “il Comune nega fermamente che i lavori siano stati realizzati prima delle determine”, e che “non sono state avanzate contestazioni nei confronti della ditta appaltatrice di viale Marconi”.
Blasioli ritiene “risicate ed improbabili” le tempistiche previste sui verbali di consegna dei lavori, ovvero “soli sei giorni per la manutenzione di tombini e caditoie, per un importo totale di 49.990 euro, e soli sette giorni per la sistemazione di opere a verde, per un totale di 25.986 euro. Oltretutto occorre precisare – prosegue – che tra la data di consegna (presumibilmente il 26 agosto 2022) e quella di fine lavori (1 settembre 2022), come pure nei giorni successivi, non sono state affatto eseguite operazioni di ripristino su tombini e caditoie, né sono stati svolti lavori di riqualificazione delle rotatorie tra la consegna dei lavori alla seconda ditta (29 agosto 2022) e il termine del 5 settembre 2022. È facile poi verificare, facendo ricorso ai social, che gli unici lavori sul verde, realizzati nelle rotatorie di Piazza Unione e di via Pepe, sono stati portati a termine molto tempo prima. Ampia documentazione fotografica dimostra infatti come i lavori di cui alla determina 237 del 19 agosto 2022 e che riguardano la rotatoria di via Pepe, di Piazza Unione e di via Tibullo, sono stati eseguiti intorno al 17 giugno 2022. Le immagini allegate, debitamente datate, comprovano la presenza di verde nelle rotatorie due mesi prima dell’affidamento. Possibile che solo il Comune di Pescara smentisca questo fatto acclarato?”
“Appare singolare”, incalza l’ex vicesindaco, “che, sebbene i lavori di Viale Marconi, iniziati il 4 agosto 2020 con una durata prevista di 189 giorni (cioè marzo 2021), a distanza di 760 giorni non siano ancora terminati, il Comune di Pescara non ha inteso fare alcuna contestazione alla ditta esecutrice. Se di fronte ad un intervento che si protrae per più del triplo del tempo contrattuale non vi sono riserve da parte dell’ente, vuol dire che il Comune sta di fatto difendendo le proprie scelte progettuali, decisamente mutevoli e poco accorte, oltre che difformi dal progetto iniziale, considerato che hanno richiesto due varianti e svariati affidamenti”.
Altro dubbio del democratico sono i criteri di scelta per l’affidamento diretto: “Il direttore dei lavori Fabrizio Trisi fa sapere che sono quelli contenuti nella legge di conversione 120/2020 e cioè i principi di economicità, efficacia e efficienza e della rotazione degli affidamenti ex art. 36 D.Lgs. 50/2016”, prosegue Blasioli, che conserva perplessità.
“Quanto all’efficienza e all’efficacia mi preme ricordare come la rimodulazione di viale Marconi sarebbe dovuta terminare nel marzo 2021. Per quanto riguarda la rotazione, la ditta incaricata del ripristino dei tombini è già impegnata nell’abbattimento dell’ex Enaip, nel progetto iniziale di Viale Marconi, nella perizia di variante su viale Marconi, nella riqualificazione della rete stradale in vista del Giro d’Italia. Interrogativo valido anche per l’impresa incaricata delle opere di verte, che dal 2020 ad oggi è risultata destinataria di ben 18 affidamenti diretti. Non avendo avuto chiarimenti dettagliati interesserò l’Anac per una verifica puntuale”, conclude blasioli.