Pescara. “Gli annunci sul bikesharing rischiano di diventare strumenti di distrazione di massa. La giunta Masci dovrebbe spiegare ai pescaresi che fine ha fatto la rete di piste ciclabili che il Bando Periferie, con il centrosinistra, aveva programmato e finanziato a Pescara Nord, e di cui non c’è più traccia. Non realizzare le piste ciclabili già finanziate, e anzi destinare quelle risorse per altri interventi, vuol dire esporre il Comune al rischio di dover ridare indietro le risorse ricevute”.
Lo afferma il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale Piero Giampietro, che aggiunge: “Con l’amministrazione di centrosinistra il Comune di Pescara aveva ottenuto finanziamenti, tramite il Bando Periferie, per oltre 1 milione 300 mila euro per la riqualificazione del quartiere Zanni e fra questi interventi aveva progettato anche una rete di piste ciclabili per percorrere in piena sicurezza Via Carlo Alberto Dalla Chiesa, Via Dandolo, Via Nazionale Adriatica Nord, riconnettendosi, tramite Via Andrea Pazienza e il parco di Via Pasolini, alle Naiadi e dunque alle ciclabili del lungomare e della strada parco”.
“Secondo quello che risulta dalle documentazioni”, prosegue Giampietro, “in pieno lockdown, ovvero il 31 marzo 2020, la giunta Masci ha rimesso mano al progetto, ma delle piste ciclabili non c’è più traccia. Anzi, un primo tratto era stato realizzato durante i primi tempi dell’amministrazione Masci lungo la Nazionale Adriatica Nord per poi essere cancellato, anticipando evidentemente le modalità bizzarre di intervento che i pescaresi avrebbero poi conosciuto per Viale Marconi. Non vorremmo – sottolinea ancora il capogruppo del Pd – che queste piste ciclabili abbiano fatto la stessa fine dei tratti di piste ciclabili che la giunta Masci ha cancellato dal progetto di viale Marconi e che ha annacquato in viale della Pineta dopo il pasticcio dei colori: pensare di sostituirle con semplici cartelli stradali ‘zona 30’ senza alcun intervento ulteriore per la sicurezza dei ciclisti è una presa in giro, specialmente se per realizzare quelle ciclabili il Comune ha ottenuto appositi finanziamenti dal governo, per poi dirottare le risorse su altri interventi non previsti”.
“La giunta Masci deve spiegare ai pescaresi i motivi che l’hanno spinta a rimuovere le ciclabili, quale destinazione è stata data alle risorse ottenute dal ministero e con quali strumenti amministrativi è stata presa questa decisione”, conclude.