Pescara. “I soldi sono finiti e metà delle rotonde volute dalla giunta Masci su viale Marconi resterà senza i semafori intelligenti che avrebbero dovuto garantire il passaggio degli autobus pubblici”.
A riferirlo è il capogruppo del Partito democratico Piero Giampietro, dopo la risposta ricevuta alla sua interrogazione ieri mattina in Consiglio Comunale: “Dopo averlo fatto diventare uno dei cantieri più lunghi, costosi e contestati della città, la giunta Masci sta spingendo viale Marconi a diventare una vera e propria incompiuta – sottolinea Giampietro – perché nonostante il conto finale sia salito a 1 milione 700 mila euro, ovvero 700 mila euro più di quanto inizialmente stanziato, e nonostante gli oltre 800 giorni di lavori, oggi scopriamo che metà delle rotonde, ovvero le protagoniste del caotico progetto, resteranno senza quegli impianti semaforici che, secondo la giunta Masci, sarebbero stati la vera novità, destinati a garantire fluidità agli autobus pubblici nell’attraversare le rotonde”.
“Il direttore dei lavori, Fabrizio Trisi”, prosegue il Dem, “ha scritto infatti che ‘per motivi strettamente economici’ non ci saranno più i semafori in 4 delle 8 intersezioni di viale Marconi dove erano previsti, precisamente in via Spaventa, via Mazzarino, via Tommaso da Celano e via Pepe. Dopo il danno dunque sta per arrivare la beffa: i lunghissimi e carissimi lavori su viale Marconi potrebbero essere stati almeno parzialmente vani”.
Anche perché, aggiunge Giampietro, “i semafori già installati non funzionano e non funzioneranno finché la Tua, almeno da quanto la giunta ha risposto in aula, non si sarà dotata di un dispositivo a bordo, la cui mancanza è la giustificazione ufficiale della giunta Masci per la mancata apertura delle rotonde, anche quelle agli incroci dotati dei semafori intelligenti ma spenti, ovvero piazza Unione, via Marco Polo, via Vittoria Colonna e via Marino da Caramanico”.
“Siamo di fronte ad un pasticcio sempre più difficile da giustificare: il centrodestra ha fortemente voluto le nuove rotonde e i semafori, e per realizzarli ha stravolto persino gli affidamenti dei lavori, ma le rotonde restano chiuse, i semafori spenti, metà delle rotonde addirittura privi. Un caos senza precedenti che la città, specialmente quella che lavora, studia e vive nella zona, sta pagando ogni giorno molto cara e per il quale ancora nessuno ha avuto il coraggio di chiedere scusa o adottare provvedimenti riparatori”, conclude il capogruppo Pd.