Pescara. Viene definito “vitale”, il bilancio presentato oggi dall’amministrazione comunale di Pescara: il documento approvato in Giunta e pronto per approdare all’esame del Consiglio Comunale i primi di dicembre.
“Il bilancio va avanti lungo un determinato percorso di risanamento dei conti cittadini – afferma il sindaco Marco Alessandrini – questo Comune ora ha solidità finanziaria: Pescara oggi ha capacità di investimento e di programmazione e ne siamo lieti e orgogliosi perché è un lavoro a vantaggio della comunità”.
Il documento dovrà approdare in Consiglio per discussione e approvazione, per la fine di questa settimana avrà il parere del Collegio dei Revisori e si ipotizza di poter calendarizzare il lavoro della sessione con la fine della prima decade di dicembre: “L’obiettivo è approvare il bilancio entro il 31 dicembre, in modo che l’anno nuovo inizi con lo strumento nella sua piena operatività”, afferma il neo assessore al Bilancio Marco Presutti, “Dato importantissimo perché consente l’utilizzo delle risorse già per il 2019 e non in dodicesimi come accade finché non viene approvato un bilancio oltre il 31 dicembre. Il dato più importante è quello degli investimenti a totale vantaggio della città, perché espressi attraverso la manutenzione delle strade, il verde e i lavori pubblici per un importo pari a 16.625.180: pur essendo un Ente in predissesto e non potendo pertanto contrarre mutui, sono state destinate somme importanti alle spese di investimento”.
Tra le varie cifre relative ai mutui pregressi, rilevante risulta la discesa della spesa per interessi secondo una curva abbastanza regolare che fa fronte alla riduzione dell’indebitamento residuo da 151 milioni di euro a 116, con l’obiettivo di arrivare nel 2020 a 108 milioni di euro, che di fatto significa che l’indebitamento sarà pari al bilancio. “Malgrado noi non possiamo attingere alla cassa depositi e prestiti siamo riusciti ad avere performance importanti sul fronte lavori pubblici”, spiega ancora Presutti, “: al 31 dicembre 2017 abbiamo previsto 29 milioni di impegni di investimento, spendendone 14; quest’anno sono 16 milioni come impegno e come pagamenti effettivi. L’Ente avrebbe potuto dedicare tali risparmi all’aumento della spesa corrente, ma ha invece deciso di stornare le cifre citate a vantaggio della città, aggiungendole agli investimenti, la maggior parte dei quali sono nati da istanze dei cittadini e sono stati condivisi con la comunità stessa: quindi manutenzione strade, manutenzione e tutela del verde pubblico e opere pubbliche.
“L’indebitamento nel 2019 sarà pari al 100 per 100 delle entrate correnti e nel 2020 il rapporto debito entrate correnti sarà abbondantemente sotto il 100 per cento”, aggiunge il direttore generale del Comune Guido Dezio – Tale indicatore dimostra, insieme ad altri indicatori, la solidità del bilancio comunale e infatti, a fronte di 60 milioni di crediti correnti da incassare, abbiamo un fondo crediti di dubbia esigibilità pari a 40 milioni (cioè i 2 terzi dei crediti sono garantiti da apposito accantonamento: pertanto, in linea teorica se tutti i crediti venissero riscossi dall’ente si libererebbero 40 milioni di euro da utilizzare liberamente per opere pubbliche, sociale, verde, scuole e servizi in genere). Continuando su questa linea nel 2020 prevediamo di poter liberare risorse per circa 10 milioni di euro, senza aumentare la pressione fiscale. Ciò riteniamo sia possibile migliorando la capacità di riscossione attraverso l’affidamento in-house entro gennaio 2019 della riscossione delle entrate a una società appositamente costituita con specifica decisione del Consiglio Comunale e anche grazie a uno specifico software di cui l’Ente si è dotato per combattere l’evasione fiscale a seguito di un bando vinto mesi fa”.
CAPITOLO TASSE
“Quando nel 2014 l’Amministrazione comunale approvò il bilancio”, prosuege Dezio, “la stessa fu costretta ad aumentare al massimo l’addizionale Irpef e le aliquote Imu. In realtà, però, a seguito di quanto deciso dal Governo nel 2015, la pressione fiscale è sostanzialmente rimasta invariata, in quanto il gettito Imu prima casa viene garantito dallo Stato ai Comuni, mentre l’addizionale Irpef ha una franchigia di 10.000 euro per ogni cittadino, andando pertanto a colpire soltanto i redditi più alti e in proporzione agli stessi. Per quanto riguarda la tassa dei rifiuti, la stessa è stata riportata a quella del 2014, ma con la differenza che all’epoca la percentuale della differenziata era al 30 per cento circa, mentre oggi, è al 45 per cento e con gli ulteriori estendimenti in corso, per febbraio-marzo sarà pari a circa il 50 per cento. Va aggiunto inoltre che, grazie al processo di fusione delle tre Spa del settore (Attiva, Ambiente e Linda) si avranno delle economie di scala e un importante piano degli investimenti volto alla costruzione e gestione di impianti per il trattamento dei rifiuti (piattaforma ecologica di Alanno, piattaforma di Loreto Aprutino, seconda ricicleria di via Prati e soprattutto impianto di compostaggio anaerobico, cosiddetto biodigestore) l’obiettivo per Pescara sarà quello di raggiungere nei prossimo triennio una raccolta differenziata fra il 65/70 per cento senza ulteriore aumento della tassa dei rifiuti, con ricadute economiche virtuose sulle utenze”.