Pescara. Capolinea, in consiglio comunale, per la lunga e controversa vicenda dell’ex consorzio agrario di via del Circuito: bocciata definitivamente la richiesta della società proprietaria, la Tre Gemme srl, per la deroga al Piano regolatore necessaria a trasformare i fabbricati esistenti e riqualificare la zona.
Determinante a far sfumare il progetto è stato l’intervento del centrosinistra sulla delibera, con l’approvazione di un emendamento e di un subemendamento soppressivi del contenuto della stessa, in base ai quali la procedura deve seguire altre vie. Lo rendono noto i consiglieri comunali del Pd Enzo Del Vecchio e Moreno Di Pietrantonio. “Abbiamo sempre sostenuto – spiega Del Vecchio – che la procedura che si stava portando avanti non era legittima perché bisognava intervenire in variante, e non in deroga, e che il cambio di destinazione si poteva concedere solo a pagamento e non gratis”. Il dato politico importante, dice ancora il democratico, é che “solo due della maggioranza hanno continuato a sostenere, questa mattina, la posizione del Comune, ovvero Foschi e Sospiri mentre gli altri hanno aderito alle nostre posizioni”, come dimostra l’esito del voto. Per i consiglieri Di Pietrantonio e Del Vecchio “il voto di oggi ha rappresentato il fallimento politico ed amministrativo di una maggioranza oramai allo sbando” e in aula é emersa, aggiungono, “l’assoluta mancanza di una visione urbanistica della citt° da parte della compagine masciana. Ora non rimane che adempiere al più organico processo di riqualificazione di quell’area attraverso lo strumento del già approvato Programma di riqualificazione del Lungofiume a cui hanno già dato assenso gli altri soggetti privati interessati”. La questione, che si trascina da tempo, é stata oggetto di due diverse delibere, di cui una ritirata, e anche di un ricorso al Tar da parte della societa’ Tre Gemme.
ANTONELLI: ATTO NON POLITICO
Sul voto in aula interviene anche l’assessore all’Urbanistica Marcello Antonelli dicendo che “la maggioranza si è astenuta, tranne due consiglieri che hanno votato contro, proprio perché quello portato in aula non era un atto politico, ma un atto che per legge dovevamo portare all’esame dell’ assise. Peraltro la decisione é arrivata dopo mesi di inutile ostruzionismo del centrosinistra. Gli uffici ne prenderanno atto e il dirigente emetterà il proprio diniego nei confronti della società, chiudendo, per ora, la vicenda. La maggioranza di centrodestra – aggiunge – continuerà invece a portare avanti il proprio programma di recupero della stessa zona attraverso l’iniziativa denominata ‘Lungofiume’, ovvero un programma complesso di iniziativa pubblica e non privata, in cui e’ la parte pubblica a dire cosa si realizza, dove e come”. Si esprime sulla vicenda anche il consigliere Armando Foschi dicendo che “nessuno ha mai preteso che il consiglio comunale si pronunciasse favorevolmente, ma il consiglio aveva l’obbligo di esprimersi assumendosi le proprie responsabilita’”.