Pescara. Sarà trasmessa alla Procura regionale della Corte dei Conti la documentazione acquisita da Forza Italia riguardo all’incarico sulla redazione del Piano traffico affidato all’avvocato Antonella Santeusanio, ex candidata alle amministrative del 2014 nella lista ‘Pescara Insieme-Bene Comune’.
Al termine della seconda seduta di Commissione vigilanza, il capogruppo e vicecapogruppo di Forza Italia, Marcello Antonelli e Vincenzo D’Incecco hanno affermato:
“Dopo aver scoperto l’assegnazione del quinto incarico di supporto per tale compito, andato a un avvocato privo, per stessa ammissione del dirigente, di qualsivoglia esperienza professionale precedente nel settore mobilità, viene oggi fuori che gli uffici starebbero ‘usando’ l’avvocato non per il Piano traffico, ma per altre mansioni, tra cui la redazione dei contratti. La circostanza è stata confermata da più fonti e ovviamente diventa meritevole di approfondimento”.
“Trasmetteremo tutti i documenti fin qui acquisiti alla Procura Regionale della Corte dei Conti, valutando, poi, un eventuale ulteriore esposto, trovandoci dinanzi alla ‘distrazione’ di un professionista, regolarmente e lautamente pagato dalla pubblica amministrazione, dalle mansioni per cui ha ricevuto un incarico, che si traduce nella distrazione di risorse pubbliche”.
La Commissione è stata convocata per la seconda volta per parlare della determina di affidamento incarico numero 462 del 22 dicembre, con l’audizione del Dirigente responsabile Giuliano Rossi.
“Nei giorni scorsi è trapelata la notizia, che ha già avuto diversi riscontri e conferme, secondo cui, in mancanza di lavoro inerente il Piano traffico, per il quale l’avvocato non ha in realtà alcuna esperienza, come dichiarato dal dirigente Giuliano Rossi, gli uffici starebbero impiegando la professionalità del legale per altre mansioni, come la redazione e il controllo dei contratti stipulati dalla pubblica amministrazione, su cui comunque non ha alcuna esperienza essendo un avvocato penalista e civilista, come si rintraccia dal suo curriculum, a meno che l’essere stata candidata alle ultime elezioni amministrative non le abbia automaticamente dato la ‘patente’ di avvocato esperto in diritto amministrativo”.
“In altre parole, vista la sua presenza, e visto che è un legale, non potendo usarla sulla mobilità, stanno usando la sua esperienza in altri settori, e questo non si può fare, non è consentito dalla legge, si chiama ‘distrazione dalle mansioni’, ovvero ‘distrazione di risorse pubbliche’”.
“Sicuramente presenteremo un’istanza alla Procura regionale della Corte dei Conti e valuteremo un ulteriore esposto in altre sedi giudiziarie”.