Penne. “Chiuso per ferie, questo diranno ai pazienti che vorranno ricoverarsi presso l’Ospedale di Penne dal 1 giugno fino al 1 settembre. Sembra una barzelletta, ma purtroppo non c’è niente da ridere. Avevamo detto da tempo che l’Ospedale di Penne avrebbe subìto una simile mortificazione e ad oggi con questa disposizione si attua un procedimento che danneggia il territorio e chi lo abita”.
A Parlare è Domenico Pettinari, commentando la disposizione Aziendale che nei mesi estivi, per consentire al personale di andare in ferie, come si legge nel testo, ridurrà drasticamente i servizi chiudendo totalmente alcuni reparti.
“La cosa che più preoccupa”, continua Pettinari, “è che questa sia una prova generale per una chiusura definitiva e non temporanea. Allarmante anche l’invito a recarsi in strutture esterne accreditate, tra cui anche le cliniche private. Dunque ci troviamo davanti ad un ospedale pubblico che invita i pazienti ad andare in strutture private. Siamo fuori da ogni buona logica. Già mesi fa avevamo denunciato la mancata accettazione per i codici rossi nel Pronto Soccorso, oggi un altro triste capitolo per un ospedale che temiamo vada verso l’inesorabile chiusura”.
“Per il M5S”, prosegue Pettinari, “il presidio di Penne è in una posizione che lo rende necessario: la zona è limitrofa a località montane, ad una grande area interna ed è lontano da altri presidi ospedalieri come Pescara o Chieti, una distanza che in alcuni casi può rappresentare la differenza tra la vita e la morte di un paziente. L’Abruzzo ha bisogno di una sanità che guardi al territorio regionale come un’unica area su cui garantire un servizio efficace e fruibile, senza pensare a ingiustificati tagli e mastodontiche strutture in aree già servite”.
Si uniscono al consigliere regionale anche i consiglieri comunali di Penne Luca Falconetti, Paola Maria Duttilo e Maurizio Fidanza. “Al di là delle promesse fatte un anno fa in campagna elettorale e durante i primi 11 mesi della nuova amministrazione comunale di Penne nulla è cambiato rispetto al passato. A differenza dei comuni della Val Pescara, i sindaci dell’Area Vestina, in primis Penne, non si stanno battendo per salvare il nostro Ospedale da un continuo e vergognoso smantellamento”.